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Nel lodigiano la prima comunità energetica rinnovabile della Lombardia

Comunità energetica rinnovabile di Turano Lodigiano: inaugurata Solisca
crediti: Sorgenia

La comunità energetica rinnovabile realizzata insieme a Sorgenia

(Rinnovabili.it) – Due impianti fotovoltaici (34 kW e 13 kW) installati sulle aree coperte del campo sportivo e sulla palestra. Una produzione di circa 50.000 kWh/anno. A beneficiarne la parrocchia, 9 utenze del Comune e 23 famiglie. Da allargare, in prospettiva, ad altre utenze ma anche a dispositivi di energy storage e colonnine di ricarica per EV. È il profilo di Solisca, la prima comunità energetica rinnovabile (Cer) inaugurata in Lombardia, nel piccolo paese di Turano Lodigiano.

I passi verso la comunità energetica rinnovabile

I primi passi risalgono all’ottobre del 2020 per iniziativa dell’amministrazione comunale e di Sorgenia, che ha una centrale a gas a ciclo combinato nel territorio di Turano Lodigiano. L’idea di partenza era di realizzare 5 impianti fotovoltaici (per un valore di 70mila euro, compensazioni derivanti dalla centrale termoelettrica): oltre ai 2 già citati, altri 3 sarebbero stati installati a Bertonico, paese confinante, ospitati dall’ufficio postale, dalla sede della protezione civile e dalla mensa. L’energia “sarebbe stata consumata sul posto solo al 25% e conferire in rete l’eccesso avrebbe reso ¼ del valore reale”, spiega il sindaco di Turano Lodigiano, Emiliano Lottaroli. Da qui l’idea di realizzare la Cer, introdotta in via sperimentale nella legislazione italiana proprio in quel periodo. Sfruttando le competenze di Sorgenia, che mette a disposizione gli strumenti IT per gestire Solisca.

La comunità energetica rinnovabile “è anche una risposta concreta e intelligente al caro bollette e questa è una ragione in più per credere che nei prossimi anni cresceranno molto”, ha detto Gianfilippo Mancini, ceo di Sorgenia, durante l’inaugurazione. Oltre al risparmio individuale, poi, la comunità energetica rinnovabile consente di far “calare due costi strutturali che paghiamo spalmati nelle bollette di tutti: il costo dello sbilanciamento della rete, perché produzione e consumo avvengono nello stesso posto, e il costo delle infrastrutturazioni”, interviene Gianni Girotto, presidente della Commissione Industria del Senato.

Le caratteristiche della piattaforma digitale

Con l’istituzione e il lancio formale della Cer, i cittadini e gli enti locali potranno liberamente produrre, scambiare e vendere energia rinnovabile. A gestire il processo una piattaforma digitale che mette in rete tutti i pod e gli smart meter e registra in tempo reale i flussi di potenza e gli scambi di energia, certificati tramite blockchain. E calcola il risparmio in bolletta per i cittadini-prosumer. Che accedendo al sistema tramite un’app potranno accedere al loro profilo energetico e ricevere consigli per utilizzare al meglio l’energia prodotta e scambiata per massimizzare l’efficienza della comunità energetica rinnovabile. Inoltre, l’app promuoverà comportamenti di consumo più consapevoli coinvolgendo gli utenti in momenti di gaming.

Tra le opportunità offerte dalla piattaforma digitale, anche una stima dell’impatto su clima e ambiente evitato con la Cer. Il sistema, infatti, calcola alcuni indicatori di sostenibilità ambientale come le emissioni di CO2 non prodotte e il numero di alberi equivalenti piantati.

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