Anche il WCC, Comitato Centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese, dice no ai combustibili fossili schierandosi dalla parte delle fonti rinnovabili
La notizia arriva dal Consiglio Mondiale delle Chiese, che rappresenta circa 300 istituti tra cui la Chiesa d’Inghilterra, orientato a dire stop in tutto il mondo al consumo di petrolio, gas e carbone.
Il Comitato Centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese (Central Committee of the World Council of Churches-WCC), i cui membri rappresentano 590 milioni di persone in 150 paesi, questa settimana ha deciso di eliminare gradualmente le proprie partecipazioni dalle holding dei combustibili fossili e incoraggiare i propri membri a fare lo stesso. A diffondere la notizia il gruppo ambientalista 350.org.
“C’è stato un desiderio esplicito espresso al Comitato della Finanza di includere i combustibili fossili tra i settori in cui il WCC non vuole investire, partendo dalla decisione di voler privare i combustibili fossili presa da numerose chiese che fannmitato o parte del C in diverse parti del mondo”, ha detto Guillermo Kerber, che coordina i lavori del WCC interessandosi della cura per la creazione e la giustizia climatica, in una dichiarazione rilasciata da 350.org.
“Le linee guida etiche generali per gli investimenti già includono la preoccupazione per un ambiente sostenibile, per le generazioni future e per l’impronta di CO2. L’aggiunta dei combustibili fossili nella lista dei settori in cui il WCC non investe serve a rafforzare l’impegno del corpo di governo sul cambiamento climatico, come espresso in varie sessioni del Comitato Centrale. “