(Rinnovabili.it) – Per ridurre il caro bolletta l’azione deve essere collettiva. Per questo Confcooperative ha lanciato il progetto per la costituzione di una rete nazionale di cooperative d’utenza, ovvero cooperative in cui i soci sono gli utenti di un servizio i quali si associano per soddisfare in modo mutualistico i propri bisogni. E i questo caso il bisogni sono rappresentati dalla necessità di accrescere il potere di acquisto e ridurre l’incidenza delle bollette sul bilancio familiare Il progetto però, come spiega Maurizio Gardini presidente di Confcooperative, “è solo l’inizio”. L’iniziativa è partita formalmente con la sigla del protocollo d’intesa con Trenta, società del gruppo Gruppo Dolomiti Energia, operatore primario dedicato al mercato residenziale sull’intero territorio nazionale. Attraverso Power Energia, i due partner collaboreranno con l’obiettivo di realizzare “una rete nazionale di cooperative di utenza che taglino la bolletta energetica delle famiglie italiane con sconti sulla fornitura di energia elettrica e su quella del gas”. Ad oggi hanno già aderito al progetto nove province e una regione: Asti, Piacenza, Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Firenze/Prato, Brescia, Agrigento e l’Umbria. In questi territori, saranno realizzate cooperative di utenza che possano usufruire, oltre che di prezzi vantaggiosi, anche di una serie di servizi complementari per soci e utenti.
«Partiamo proprio in questi giorni con l’operatività della Società Emiliano-Romagnola di Utenti, la cooperativa di utenza nata dalla trasformazione della Società romagnola di mutuo soccorso, per costruire un gruppo di acquisto, partecipato dai cittadini, per alcuni servizi essenziali alle persone e alle famiglie – spiega Andrea Pazzi, direttore di Confcooperative Ravenna -. Al momento, la prima proposta della cooperativa riguarda la fornitura di energia elettrica e gas. Dopo un’attenta selezione dei fornitori, svoltasi in campo nazionale, è stata scelta la proposta migliore in termini quantitativi (prezzo dell’energia), qualitativi (del servizio) e ambientali: quella effettuata della società Trenta, del Gruppo Dolomiti Energia».
E all’aspetto economico si coniuga quello ambientale dal momento che Trenta presenta un “mix energetico” che proviene al 100% da fonti rinnovabili, in particolar modo grazie alle centrali idroelettriche del Gruppo.