Dell’aumento dei 2,9 miliardi di tonnellate registrato dalla domanda mondiale di carbone dal 2000 al 2011, la Cina ha rappresentato ben 2,3 miliardi
(Rinnovabili.it) – Non c’è fonte alternativa che tenga. Per la Cina è ancora il carbone l’energia numero uno a cui affidare la sua fame di crescita e sviluppo. Lo dimostrano senza ombra di dubbio i dati dell’Eia, ovvero l’Energy Information Administration statunitense, che ha pubblicato in questi giorni le quote relative al consumo del Gigante asiatico. Le statistiche fanno parte di un documento d’analisi più ampio con cui ormai da tempo la Eia tiene d’occhio i trend mondiali, analizzando le informazioni regione per regione.
E si scopre così che nella Repubblica Popolare l’utilizzo di questo combustibile fossile è cresciuto di oltre il 9% nel 2011, e continua la sua tendenza al rialzo per il dodicesimo anno consecutivo. La conseguenza di questo ricorso smodato all’impiego del carbone è che oggi la Cina non è solo il consumatore numero uno al mondo ma detiene ormai il 47% del consumo totale, quasi quanto tutto il resto del mondo messo insieme. Nel dettaglio l’impiego è cresciuto di 325 milioni di tonnellate nel 2011, pari all’87% dell’aumento avvenuto a livello globale (più 374 milioni tonnellate). Dell’aumento dei 2,9 miliardi di tonnellate registrato invece dalla domanda mondiale di carbone dal 2000 al 2011, la Cina ha rappresentato ben 2,3 miliardi. Dietro alla robusta crescita c’è soprattutto l’aumento di oltre il 200% della produzione di elettricità cinese sempre nel lasso di tempo tra il 2000 e il 2011.