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BP: rinnovabili prima fonte energetica entro il 2040 ma resta forte la domanda di petrolio

Il report del colosso petrolifero BP parla di una crescita senza precedenti per le fonti rinnovabili ma prova a ribadire il ruolo degli idrocarburi nella produzione energetica.

energie rinnovabili petrolioPessimistiche le stime sulla lotta alle emissioni che, secondo il report, cresceranno del 10% entro il 2040

 

(Rinnovabili.it) – Le rinnovabili saranno la prima fonte energetica mondiale entro i prossimi vent’anni: a sostenerlo è il report annuale della BP, una delle maggiori compagnie petrolifere a livello globale. Entro il 2040, eolico, fotovoltaico e le altre fonti rinnovabili garantiranno il 30% del fabbisogno energetico del pianeta (attualmente il comparto fornisce il 10% della richiesta mondiale di elettricità), un incremento rispetto al 25% previsto dalla stessa BP nel report del 2018; ma la stima cresce fino al 50% in regioni avanzate come l’Unione europea.

 

Con un aumento annuo del 7,1%, le energie rinnovabili dovrebbero scalzare il carbone come prima fonte energetica al mondo entro il 2040. Una crescita senza precedenti: il report della BP sottolinea come mai nella storia una fonte energetica abbia raggiunto simili quote in così breve tempo. Il petrolio, infatti, ha impiegato 45 anni per passare dall’1% al 10% della produzione energetica totale, mentre per i gas sono occorsi oltre 50 anni: le energie rinnovabili dovrebbero impiegare appena 25 anni per prendere la leadership nella produzione energetica e potrebbero riuscirci in 15 anni qualora venissero raggiunti gli obiettivi di decarbonizzazione fissati negli accordi internazionali.

 

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Su questo punto, però, le previsioni della BP sono meno rosee: secondo il colosso petrolifero, la crescita delle rinnovabili non rallenterà la domanda di idrocarburi, il cui picco è previsto intorno al 2030. Anzi, l’accelerazione del comparto green dovrebbe accorciare i tempi e avvicinare i livelli di massima domanda di petrolio e simili già nei primi anni ’20.

Secondo il report BP, il ruolo degli idrocarburi nella produzione di energia resterà preminente almeno fino al 2040: per quella data le previsioni parlano di una domanda giornaliera tra gli 80 e i 130 milioni di barili di petrolio giornalieri al confronto con i circa 100 milioni di barili attuali.

 

Pessimistiche anche le previsioni in termini di abbattimento delle emissioni: secondo BP, la crescita della domanda energetica e il ruolo ancora importante dei combustibili fossili faranno aumentare le emissioni di CO2 del 10% entro il 2040.

L’unico scenario che porterebbe una riduzione delle emissioni è quello di una rapidissima transizione verso un’economia globale sostenibile, tuttavia, le previsioni più equilibrate portano a pensare ad un aumento di richiesta energetica sostenuto dalla crescita globale del PIL, soprattutto nelle economie di Paesi asiatici in rampa di lancio come l’India.

 

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