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Bollette energetiche, sen. Girotto “È ora di tenerle a bada”

L'ARERA è stata audita in parlamento in merito all’aggiornamento trimestrale delle condizioni economiche per i servizi di tutela dell’energia elettrica e del gas naturale

bollette della luce

 

 

(Rinnovabili.it) – Le bollette italiane di luce e gas hanno registrato a ottobre l’ennesimo rialzo record. Il boom dei costi nelle materie prime, legate in parte al prezzo del petrolio e in parte alle rinnovate tensioni energetiche, sono alcuni dei fattori domani nati di questo rincaro. Uno ma non l’unico. Come ha spiegato l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) audita stamane dalle Commissioni congiunte Industria del Senato e Attività produttive della Camera dei deputati. Tra gli elementi che negli ultimi mesi hanno assunto un importante ruolo di guida dei prezzi dell’energia elettrica e del gas in Italia e in Europa, vi è anche l’aumento del prezzo delle quote di CO2 scambiate all’interno dell’ETS europeo: si è passati dai 5-7 euro a tonnellata del 2017 al livello record di 25 euro a tonnellata (dato del mese di settembre). Un incremento su cui gioca sia la nuova normativa europea che l’aumento del prezzo del gas naturale.

Sulla dinamica del PUN (il prezzo unico nazionale per l’energia elettrica) hanno influito anche il calo della produzione idroelettrica, temperature superiori alla media stagionale nel mese di settembre assieme alla riduzione dell’import del sistema italiano.

 

Per far fronte a questi rincari l’ARERA ha deciso, in via provvisoria, di mantenere invariati gli oneri generali, confermando anche tutti i valori delle ulteriori componenti della bolletta. “Il percorso di recupero del mancato gettito – specifica l’Authority –  andrà, comunque, avviato a partire dal prossimo trimestre su un arco di tempo che, al momento, si stima dell’ordine di quattro trimestri, ma potrebbe essere modulato sulla base dell’andamento del prezzo dell’energia, con la possibilità di utilizzare eventuali congiunture positive nel corso del 2019 per accorciarne la durata, senza nel contempo gravare in maniera eccessiva sull’andamento della spesa per il servizio elettrico di famiglie e imprese”.

 

“Con l’audizione di oggi – fa sapere il senatore Gianni Girotto (M5s), presidente della X commissione del Senato (Industria e commercio) – abbiamo voluto tenere il primo di una serie di approfondimenti per capire le cause degli aumenti del prezzo delle bollette, per dare continuità ad un lavoro che abbiamo tenuto nel tempo e al fine ed intervenire nel breve periodo con proposte coerenti per la creazione di un modello energetico innovativo, capace di vincere le sfide di decarbonizzazione a cui siamo chiamati”. 

Maggiore concorrenza nel mercato, rimozione degli ostacoli che limitano la partecipazione delle fonti rinnovabili, supporto all’efficienza energetica e creazione di nuovi modelli di produzione e consumo decentrati: queste le priorità per superare le attuali sfide nel settore energetico. “La composizione della bolletta energetica incide sul potere di acquisto dei consumatori, sulla competitività delle attività produttive e sull’indirizzo delle politiche energetiche del paese”, continua il senatore. “Tenere a bada i conti della ‘bolletta’ pertanto è un dovere politico nazionale, di interesse parlamentare, affinché possa essere garantito il benessere sociale. Il modello centralizzato, alimentato da fonti fossili approvvigionate dall’estero con esternalità che sarebbe opportuno contabilizzare, ha generato distorsioni sul prezzo che vanno superate”.