Coordinamento Free: "Le rinnovabili possono contribuire a ridurre il costo della bolletta elettrica"
(Rinnovabili.it) – Sono tante e diverse le proposte oggi possibili per alleggerire le bollette elettriche. Alcune di queste sono state presentate dal Coordinamento Free in un convegno dedicato al ruolo delle fonti rinnovabili nell’annosa questione del “caro bolletta”. Un evento che servito soprattutto per sfatare il mito della responsabilità delle green energy nell’aumento dei costi energetici di famiglie e imprese. Se da una parte infatti è un dato di fatto che dal 2003 ad oggi le bollette domestiche siano aumentate da 337 euro a famiglia a 518, dall’altra non si può che ricordare come la principale ragione dell’aumento negli ultimi dieci anni sia legato all’andamento del prezzo del petrolio; senza contare che la capillare attenzione riservata alla componente A3 della fattura elettrica non è stata ugualmente destinata anche altre voci, più o meno chiare, come i sussidi per gli impianti da fonti fossili o gli sconti per alcune categorie di imprese. La richiesta del Comitato Free è quindi che si apra un confronto onesto sul tema e su tutte le ipotesi taglia bollette oggi esistenti.
“L’importante è che si eviti di aggravarle, direttamente o indirettamente, attraverso interventi (come il capacity payment) che hanno come obiettivo di salvare le aziende in difficoltà. La trasparenza sulle bollette è nell’interesse dei consumatori, sia famiglie che imprese, per fare in modo che si eviti anche di ripetere l’errore di continuare a individuare ulteriori esoneri in bolletta dalle accise (magari estesi alle PMI) quando l’obiettivo deve essere di promuovere interventi di efficienza energetica che riducano in maniera strutturale i consumi elettrici e termici”.
Oggi insiste Free è possibile continuare a far crescere le fonti rinnovabili senza che pesino sulle famiglie. Come? Premiando il contributo che portano in termini di energia pulita al sistema: dando certezze nelle autorizzazioni, ripensando la tassazione sulla base del principio “chi inquina paga” ed eliminando le barriere.
“Con regole chiare e certe, che permettano di ridurre costi di progettazione, di eliminare tasse e balzelli vari di cui sono vittima gli impianti da FER3 si aprono prospettive di investimento importanti che possono permettere di portare le diverse tecnologie verso la grid parity”.
Occorre inoltre secondo l’associazione affrontare la questione degli accumuli nuovi e esistenti per valorizzarne il ruolo nelle gare alla scadenza delle concessioni e con l’obiettivo di aumentarne la produzione e migliorare l’integrazione ambientale e spingere sull’autoproduzione da fonti rinnovabili. Infine è necessario “aggiornare le fasce orarie e guardare alle esperienze internazionali più interessanti per capire come premiare in bolletta i comportamenti virtuosi da parte dei consumatori. Ossia di chi riduce i consumi e di chi vuole riqualificare la propria abitazione puntando su tecnologie elettriche, come le pompe di calore”.