Coordinamento Free: "Le rinnovabili possono contribuire a ridurre il costo della bolletta elettrica"
“L’importante è che si eviti di aggravarle, direttamente o indirettamente, attraverso interventi (come il capacity payment) che hanno come obiettivo di salvare le aziende in difficoltà. La trasparenza sulle bollette è nell’interesse dei consumatori, sia famiglie che imprese, per fare in modo che si eviti anche di ripetere l’errore di continuare a individuare ulteriori esoneri in bolletta dalle accise (magari estesi alle PMI) quando l’obiettivo deve essere di promuovere interventi di efficienza energetica che riducano in maniera strutturale i consumi elettrici e termici”.
Oggi insiste Free è possibile continuare a far crescere le fonti rinnovabili senza che pesino sulle famiglie. Come? Premiando il contributo che portano in termini di energia pulita al sistema: dando certezze nelle autorizzazioni, ripensando la tassazione sulla base del principio “chi inquina paga” ed eliminando le barriere.
“Con regole chiare e certe, che permettano di ridurre costi di progettazione, di eliminare tasse e balzelli vari di cui sono vittima gli impianti da FER3 si aprono prospettive di investimento importanti che possono permettere di portare le diverse tecnologie verso la grid parity”.
Occorre inoltre secondo l’associazione affrontare la questione degli accumuli nuovi e esistenti per valorizzarne il ruolo nelle gare alla scadenza delle concessioni e con l’obiettivo di aumentarne la produzione e migliorare l’integrazione ambientale e spingere sull’autoproduzione da fonti rinnovabili. Infine è necessario “aggiornare le fasce orarie e guardare alle esperienze internazionali più interessanti per capire come premiare in bolletta i comportamenti virtuosi da parte dei consumatori. Ossia di chi riduce i consumi e di chi vuole riqualificare la propria abitazione puntando su tecnologie elettriche, come le pompe di calore”.