I giudici sospendo in via cautelare i rincari per luce e gas scattati lo scorso primo luglio. Procedimento fissato per il prossimo 15 settembre
(Rinnovabili.it) – Mentre si infiamma la polemica sul legame tra mercato del dispacciamento e gli ultimi aumenti in bolletta, il Tar della Lombardia sospende in via cautelare i rincari per luce e gas scattati lo scorso primo luglio. I giudici hanno accolto il ricorso presentato nei giorni scorsi dal Codacons, fissando la trattazione dell’ istanza cautelare il prossimo 15 settembre.
L’Associazione dei consumatori aveva impugnato la delibera dell’AEEGSI del 28 giugno 2016, puntando il dito contro le possibili speculazioni da parte degli operatori energetici, così come denunciate nel documento dall’Authority. Nel motivare gli aumenti tariffari in bolletta, ha l’AEEGSI aveva parlato infatti di “strategie anomale adottate da diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica che hanno portato ad un rilevante aggravio di costi per il sistema e ad una alterazione del normale meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati”. Anomalie che avevano spinto, seppure con un certo ritardo, lo stesso garante ad avviare un procedimento d’indagine per accertare la presenza di abusi di mercato.
Si legge nel decreto del Tar:
“Rilevato che tale procedura è in corso e che perciò sembra opportuno che solo alle relative conclusioni possano essere ridefiniti quegli aumenti percentuali già posti a carico dell’utente finale a decorrere dall’1 luglio del c.a. – intervenuti questi come rideterminazione del citato nuovo prezzo unitario a carico di quest’ultimo – senza conoscere, alla data del 28 giugno 2016, se effettivamente i relativi aumenti percentuali possano essere legittimamente ascritti all’utente finale stesso;
Osservato che, allo stato, tutto ciò determina, in relazione alle emanande singole fatture, un immanente danno grave ed irreparabile soprattutto per la vastissima platea che compone i singoli utenti finali (per lo piè famiglie ed utenti non gestori di attività produttive, percettori di bassi redditi) e che, d’altro canto, i relativi aumenti se dimostrati legittimi, potranno essere agevolmente recuperati nell’ambito degli ulteriori sistemi di fatturazione attraverso idonee ed eque modalità di prelievo;
Riservate al Collegiale le questioni istruttorie, di accesso e di rito;
P.Q.M.
Accoglie e per l’effetto sospende l’efficacia della deliberazione AEEGSI n. 354/2016/R/EEL del 28 giugno 2016. Manda la trattazione in sede collegiale della detta istanza cautelare alla camera di consiglio del 15 settembre 2016″.
Una decisione che non può che essere accolta con soddisfazione dal Codacans che tuttavia non abbassa la guardia, invitando gli utenti italiani ad aderire alla class action già avviata.
“Se le tariffe energetiche sono aumentate per effetto di condotte illecite adottate da speculatori professionisti, e non certo per il normale andamento del mercato, l’Autorità dell’energia avrebbe dovuto sospendere qualsiasi incremento dei prezzi – spiega l’associazione in una nota stampa – E invece, per i rincari è arrivato il via libera: l’Autorità si è limitata ad avviare un procedimento (delibera 342/2016/E/eel) intimando la cessazione immediata delle condotte anomale ancora in corso e prevedendo ‘l’eventuale adozione di altre misure regolatorie’, ma ha deciso di nascondere ai cittadini l’elenco dei grossisti accusati di condotte illecite, omettendo volutamente di rendere pubblico l’elenco degli operatori coinvolti”.