Rinnovabili

Nasce Boden One, il data center più ecologico al mondo

boden one
(Foto di phonlamaiphoto/Fotolia)

 

 

Un data center efficiente e sostenibile, la scommessa di Boden One

(Rinnovabili.it) – È stato battezzato con il nome di Boden One, o più precisamente BodenTypeDC One, e rappresenta il nuovo tentativo europeo di realizzare il data center più efficiente ed ecologico al mondo. Efficiente sia sotto il profilo di elaborazioni dati che sotto quello dei consumi.

Il progetto nasce da un’iniziativa comunitaria che si è guadagnata i fondi di Horizon 2020. In tutto ha ricevuto 2,87 milioni di euro che serviranno ai cinque partner, provenienti da 4 Paesi differenti, a raggiungere l’obiettivo prepostosi: portare sul mercato una soluzione economica da realizzare e che gestisca nel migliore dei modi le risorse in tutto il suo ciclo di vita.

 

Come spiegano i partner in un comunicato stampa, il prototipo di data center sarà realizzato nella cittadina di Boden (da qui il nome del progetto), in Svezia, e si proporrà come laboratorio sperimentale e sito dimostrativo. La struttura ospiterà 600 kW di carico IT e dovrebbe essere operativa entro la fine del 2018.

La vera innovazione di Boden Type DC One consiste nel nuovo approccio olistico al design i cui capisaldi sono: progettazione modulare dell’edificio, sistema di raffreddamento ad aria fresca combinato con dispositivi di raffreddamento evaporativo, utilizzo di sola energia rinnovabile e minor capacità di UPS. Queste applicazioni mirano a far raggiungere al centro di elaborazioni dati un’efficacia di utilizzo dell’energia (PUE, power utilisation effectiveness) pari a 1,1 o inferiore, lì dove la media globale si aggira ancora attorno al 2,0.

 

>>Leggi anche Risparmio energetico: il nuovo data center subacqueo di Microsoft<<

 

Il prototipo sarà a partire dal 2019 dai partner e dagli utenti finali in un ambiente operativo reale, misurando ogni singola operazione. Come si legge sul sito Cordis, sarà disponibile uno spazio di co-ubicazione limitato per coloro che sono disposti a prendere parte all’esperimento di ricerca.

Gli stakeholder potranno così convalidare se il nuovo concept di data center soddisfi o meno i requisiti di efficienza energetica, affidabilità finanziaria e di altri obiettivi in ​​ambienti operativi reali. Ma soprattutto potranno dimostrare attraverso una simulazione accurata se il prototipo può essere replicato in altri siti europei con condizioni meno favorevoli.

>>Leggi anche Google: per i suoi data center, folli spese nelle rinnovabili<<

Exit mobile version