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Blockchain nel settore energetico: 4 trend promettenti per il 2018

Il rapporto "Blockchain in Energy 2018" di GTM Research studia le possibilità offerte da questa tecnologia al settore del commercio energetico

Blockchain nel settore energetico

 

(Rinnovabili.it) – La tecnologia della blockchain ha letteralmente dominato il 2017. L’esplosione delle criptovalute l’ha portata in trionfo aprendole le porte dei mondi più disparati, compreso il settore energetico. Mai come nell’anno appena passato il trading energetico ha sperimentato le opportunità digitali della “catena di blocchi”. Le più grandi utility energetiche sono state le prime a cogliere i segnali del cambiamento, iniziando a interagire con le nuove start-up di questo mercato emergente.

Sulla base di quanto accaduto lo scorso anno e in questi primi mesi, GTM Research ha elaborato quattro previsioni a breve termine per la blockchain nel settore energetico e la sua nascente industria. Nel report intitolato Blockchain in Energy 2018, la società d’analisi cerca di andare a fondo della questione, studiando le possibilità offerte da questo sistema che ha già catturato grandi nomi come E.On ed Enel.

 

I 4 trend 2018 della blockchain nel settore energetico

Nuovi investimenti da parte delle utility – Le Initial Coin Offering o Offerta di moneta iniziale (mezzi non regolamentati di crowdfunding nel settore finanziario) rappresentano attualmente il 75% del finanziamento sul fronte della blockchain legata all’energia e continueranno ad essere un importante strumento di raccolta fondi anche nel 2018. GTM Research prevede inoltre un’accelerazione degli investimenti delle utility tramite il venture capital tradizionale. Tepco, Innogy e Centrica hanno già effettuato investimenti diretti in cinque start-up. Insieme ad altre utility come Pacific Gas & Electric ed Engie, hanno anche scommesso su consorzi energetici di blockchain, come la Energy Web Foundation, che ha raccolto 17 milioni di dollari nell’ultimo anno

 

Le utility pubbliche degli Stati Uniti entrano nella fase pilota – Negli Stati Uniti, i progetti pilota di blockchain nel settore energetico si sono generalmente verificati senza coinvolgimento delle aziende di servizi pubbliche. Una situazione che si ribalterà completamente nel 2018.

 

Gli scambi di energia all’ingrosso passano alla fase commerciale – Il commercio di energia peer-to-peer è al centro della maggior parte dei progetti pilota di blockchain energetico, rappresentando il 59 percento di tutte le iniziative avviate. Tuttavia, non è la funzione commercialmente più valida, secondo gli analisti del GTM Research. A breve la parte da leone la farà il commercio all’ingrosso come dimostrano le piattaforme europee OneOffice e Ponton.

 

Si definiranno altri modelli di business – GTM Research è convinta che la ricarica dei veicoli elettrici e il trading dell’energia rinnovabile saranno i primi settori a beneficiare di questo cambio tecnologico.

 

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