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Il Sulcis riparte dalla biomassa a km 0

Partiti i lavori per la realizzazione della centrale termoelettrica a biomassa vegetale nell’area ex-Rockwool Italia

Il Sulcis riparte dalla biomassa a km 0(Rinnovabili.it) – Il primo passo per la realizzazione del primo biodistretto italiano è stato compiuto. Ed è stato compiuto in Sardegna, più precisamente nel Sulcis Iglesiante. L’ex sede di Rockwool Italia a Iglesias sarà riconvertita per ospitare una centrale termoelettrica alimentata a biomassa vegetale. Il progetto, i cui lavori sono partiti ieri, è nato dalla partnership tra Renovo e la Cooperativa San Lorenzo e prevede di rispondere a tutti i dettami della moderna green economy: produrrà valore economico non solo rispettando l’ambiente, ma facendo di quest’ultimo vera e propria risorsa. Un elemento che ha convinto la regione a premiare l’iniziativa all’interno del concorso di idee 99 Idee per il Sulcis”.

 

Grazie all’intervento del Fondo immobiliare Green Star – Comparto Bioenergie gestito da REAM SGR, il progetto Renovo Bioenergy realizzerà una centrale cogenerativa della potenza di 1 MWe e 4 MWt che sarà alimentata da biomassa vergine a filiera corta, proveniente cioè dalla manutenzione dei boschi del Sulcis Iglesiente e da scarti e sottoprodotti dell’agricoltura e della filiera agroindustriale del territorio. L’energia elettrica prodotta dalla centrale andrà ad alimentare l’impianto per la produzione di materiali isolanti in fibra di legno per bioedilizia – anch’essi ottenuti dalla lavorazione di legname vergine raccolto attraverso la manutenzione boschiva – che entrerà in attività in un’altra porzione del sito. Un ciclo virtuoso che assicurerà una corretta manutenzione delle aree boschive e il rilancio sostenibile dell’economia locale.

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