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Star*Agroenergy: 3.307 mln per bioenergie avanzate

(Rinnovabili.it) – Fa parte del settimo Programma Quadro, il Progetto europeo “STAR*AGROENERGY – Scientific & Technological Advancement in Research on Agro-Energy”, presentato ieri all’Auditorium Bruno Di Fortunato di Palazzo Ateneo dell’Università di Foggia. L’iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea con un investimento pari a 3.307 milioni di euro, è dedicato al potenziamento della ricerca scientifica nel settore delle agroenergie e in più in generale alla produzione energetica da fonti rinnovabili. Nel dettaglio, il progetto vedrà l’Ateneo foggiano collaborare con 6 Università internazionali (University of Cordoba, University of Zaragoza, Stock-holm Environment Institute, Slovak University of Agriculture in Nitra, Wageningen University, National Technical University of Athens) per lo sviluppo di tecnologie innovative che mirino alla conversione ecologica degli apparati produttivi, favorendo il passaggio da “un’economia basata sui combustibili fossili ad un mix di fonti energetiche rinnovabili”. Star*Agroenergy, che verrà sviluppato nel triennio compreso tra il 2012 e il 2014, si pone come obiettivo principale quello di “ottenere energia rinnovabile, sotto forma di elettività, calore, biocombustibili e biocarburanti, a partire da attività produttive complementari all’esercizio agricolo”.

In tal senso, i finanziamenti elargiti consentiranno un rafforzamento dell’interdisciplinarità della ricerca agro-energetica, nonché la realizzazione di un laboratorio attrezzato per la caratterizzazione delle biomasse e l’installazione di impianti pilota.

Inoltre, grazie alla creazione di un “facility centre” si cercherà di facilitare la progettazione, valutazione, calibrazione tecnologica degli impianti pilota delle diverse filiere ago-energetiche. La struttura opererà nell’ambito del neonato Consorzio E.D.E.N. (Centro Energetico Dimostrativo ed Educativo), che collabora con istituzioni pubbliche, amministrazioni locali, imprenditori e professionisti, nonché associazioni di categoria. “Si tratta di un progetto di ricerca estremamente significativo che nasce dalla consapevolezza della necessità di dare nuovo impulso alle fonti rinnovabili, assecondando specifiche vocazioni territoriali. Attraverso un approccio multidisciplinare si intende, infatti, elaborare criteri e metodi in grado di conciliare la produzione di energia con la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, valorizzando il patrimonio culturale delle aree rurali, con particolare riferimento ai Paesi dell’Europa meridionale. Voglio sottolineare che uno dei punti di forza della proposta progettuale è rappresentato dal livello elevato d’integrazione fra i due principali driver dell’innovazione, rispettivamente la “comunità di ricerca” e gli “attori locali “, che riteniamo fondamentale per il buon esito del progetto e per una gestione efficace del cambiamento”, ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, Giuliano Volpe.

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