Puntando sulla biomassa e sulla sostituzione delle caldaie inquinanti il paese vuole arrivare al 2020 senza dipendere dai combustibili fossili per la generazione di calore
Avebiom ha infatti confermato che nel periodo 2012-2015 sarà facile vedere una sostanziale crescita del prezzo dei barili di petrolio, che arriverà fino a 150 dollari, con picchi anche di 200 dollari. Per questo un piano di sviluppo delle rinnovabili che dia maggiore spazio alla generazione di energia da biomassa potrebbe salvare le tasche dei consumatori e delle aziende sfruttando “l’enorme potenziale di generazione derivante dalla biomassa per usi termici (20.425 tep)”.
Partendo da queste considerazioni, e dando per scontato l’aiuto governativo attraverso programmi di incentivazione che abbiano ben chiaro l’obiettivo da raggiungere, è stata ricordata l’importanza di aumentare il consumo domestico di biomassa finanziando la sostituzione delle caldaie inquinanti, ma con una precisazione “è prioritario istallare caldaie per aumentare il consumo nazionale di biomassa. Si potrebbero istallare fino a 40mila caldaie all’anno considerando solo le aree più fredde della Spagna” e questo incremento assicurerà al settore la sostituzione entro il 2020 dell’impiego di gasolio con biomassa, abbattendo anche i consumi di gas naturale.
Contemporaneamente ci sono anche buone prospettive di sviluppo per i comparti di micro generazione, trigenerazione e biometanizzazione probabilmente favoriti dalla richiesta da parte del governo di generare almeno il 50% del calore da fonte rinnovabile. La richiesta, contenuta nel Codice Tecnico dell’Edilizia, favorirà quindi la dismissione dei vecchi impianti a carbone , petrolio e propano con centrali a biomassa.