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Sardegna: apre le porte il centro ricerca per la chimica verde

Siglata la convenzione quadro per il coinvolgimento nel progetto di Matrica, delle università di Sassari, di Cagliari e del CNR

(Rinnovabili.it) – Si sono ufficialmente aperte le porte del nuovo centro di ricerca di Porto Torres, l’innovativo polo dedicato alla chimica verde, fortemente voluto dalla Regione Sardegna. L’inaugurazione si è tenuta ieri alla presenza del presidente della regione, Ugo Cappellacci, che ha commentato con soddisfazione questo nuovo passo avanti nel percorso d’avvicinamento fra industria, ambiente e ricerca. “A pochi mesi dalla firma del protocollo d’intesa del 25 maggio 2011 – ha aggiunto il Presidente – inizia a prendere forma il progetto per convertire il sito di Porto Torres nel più grande polo d’Europa per la chimica verde. Un piano avveniristico che rappresenta una grande opportunità non solo per i risvolti occupazionali, ma anche per le possibili interazioni con i settori dell’agricoltura, della ricerca e dell’innovazione”.

“In questo senso – ha evidenziato il Governatore – il progetto ben si inserisce nella nostra politica finalizzata a promuovere nuova impresa e nuovo lavoro nel rispetto del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, che vede nel progetto Sardegna CO2.zero, con il quale miriamo a produrre energia da fonti rinnovabili per almeno il 20% entro il 2020 e il 35% entro il 2030, il suo pilastro principale”. La giornata ha assistito alla firma della convenzione quadro tra la Regione, Matrica e le Università degli studi di Cagliari e Sassari e il CNR, finalizzata all’avvio d’un rapporto di collaborazione per programmi di ricerca relativi allo sviluppo della produzione di oli da colture autoctone e alla mappatura di biomasse e scarti agricoli locali, oltre alla messa a punto di tecniche colturali a basso impatto e alla valorizzazione della biomassa a fini industriali. La convezione servirà a instaurare rapporti diretti tra amministrazioni territoriali, mondo della formazione e del lavoro al fine ottenere allievi e laureati di elevato livello di qualificazione.

Il presidente ha inoltre annunciato che con un emendamento alla Finanziaria, la Giunta promuoverà borse di studio dedicate a quanti vogliano approfondire i temi legati alla chimica verde, dando priorità “agli studenti provenienti dal territorio e ai figli dei lavoratori che hanno lottato perché questa giornata potesse avere luogo”.