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Riflettori puntati sulla centrale di Rivarolo

Entro sei mesi la centrale a biomassa dovrà attivare il teleriscaldamento. Saitta: “basta proroghe"

Entro il 15 ottobre prossimo, data in cui avrà inizio la prossima stagione termica, l’impianto a biomassa di Rivarolo Canavese dovrà iniziare ad erogare il calore necessario alla rete di teleriscaldamento già esistente in parte. La società Sipea di Roma, titolare dell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Torino nel febbraio 2006, ha dunque sei mesi di tempo per raggiungere gli accordi ed effettuare le opere e gli interventi necessari a conseguire questo obiettivo che rientra nel progetto presentato per realizzare la centrale a biomasse. “La centrale di Rivarolo è stata avviata nel dicembre scorso, l’autorizzazione concede due mesi per la messa a regime – spiega il presidente della Provincia Antonio Saitta – e Sipea ha ottenuto dai nostri uffici un’ulteriore proroga fino al 30 aprile, ma sarà l’ultima. Gli impegni devono essere rispettati da entrambe le parti: Rivarolo è inserito nel piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, motivo per cui è indispensabile che l’impianto operi in assetto cogenerativo. La cogenerazione costituisce infatti una della migliori tecniche disponibili per massimizzare l’efficienza complessiva degli impianti termoelettrici e per compensarne, almeno in parte, le ricadute inquinanti nell’area circostante”. “Il progetto – spiega l’assessore provinciale all’ambiente Roberto Ronco – prevedeva che l’azienda A.S.A. avrebbe realizzato e gestito una rete di teleriscaldamento nel centro abitato di Rivarolo che, a regime, avrebbe dovuto raggiungere una potenza termica di picco prossima ai 30 MW con un fabbisogno complessivo annuo di circa 90.000 MWh, di cui l’80% circa fornito dall’impianto a biomassa in cogenerazione e il rimanente 20% dalle caldaie di integrazione e riserva a metano, oggetto della stessa autorizzazione. Nel corso degli anni successivi, A.S.A. ha in parte realizzato la rete di teleriscaldamento, che attualmente è alimentata con caldaie a metano di proprietà della stessa A.S.A. ubicate nelle immediate vicinanze della centrale Sipea”.