Aiel rende noto l’emendamento, a prima firma Muroni (Leu), che introdurrebbe il meccanismo dell'inversione contabile dell’IVA sul pellet
Il Reverse Charge permetterebbe di correggere fenomeni di elusione fiscale dell’IVA sul pellet
(Rinnovabili.it) – In vista della discussione parlamentare per la conversione in legge del Decreto Legge 34/2020 (DL Rilancio), la deputata ambientalista Rossella Muroni (Leu) ha presentato l’emendamento (119.038) con cui propone di estendere il meccanismo del reverse charge nella compravendita di pellet di legno. Il reverse charge (c.d. “inversione contabile”) è un particolare metodo di applicazione dell’IVA che consente di effettuare l’inversione contabile della suddetta imposta direttamente sul destinatario della cessione del bene o della prestazione di servizio, anziché sul cedente.
AIEL – Associazione italiana energie agroforestali – che da tempo ha avviato un serrato confronto sul tema con le istituzioni e le autorità preposte, accoglie con soddisfazione l’iniziativa della parlamentare che intende correggere il progressivo aumento dei fenomeni di evasione ed elusione fiscale dell’IVA sul pellet registratosi dopo il 2015, quando la Legge di bilancio ha portato l’IVA sul pellet dal 10 al 22%.
L’Italia è infatti diventata uno dei Paesi europei con la più alta aliquota su questo combustibile, ma le maggiori entrate che avrebbero dovuto generarsi grazie all’aumento dell’IVA sul pellet non si sono di fatto mai realizzate, intaccando invece il livello di legalità di un mercato tradizionalmente “povero” e caratterizzato da limitati margini economici per gli operatori.
Il fenomeno ha un impatto negativo e significativo sull’intero mercato del pellet, il cui andamento risulta distorto dalla competizione sleale e fraudolenta di aziende che, eludendo l’IVA, possono pagare di più i produttori e rivendere i prodotti di importazione a prezzi più concorrenziali.
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In un mercato nazionale caratterizzato da un consumo complessivo annuo di oltre 3 milioni di tonnellate, di cui almeno 2,6 milioni di tonnellate di provenienza estera, si stima che fra le 750.000 e 1 Milone di tonnellate siano commercializzate senza il versamento dell’imposta sul valore aggiunto, per un valore economico annuo stimabile fra i 38 e 50 milioni di Euro, a cui si aggiunge un ulteriore mancato gettito di tassazione indiretta che è ipotizzabile ritenere altrettanto ampio.
Estendendo il meccanismo del reverse charge (o inversione contabile, che sposta il carico tributario IVA dal venditore all’acquirente) anche ai prodotti di pellet di legno, tutti gli operatori della filiera saranno in grado di tornare ad un regime di leale concorrenza, garantendo un recupero di gettito importante per l’erario, di fatto a costo zero.
“Il nostro emendamento recepisce le istanze della filiera legno-energia di una necessaria e ineludibile lotta all’evasione fiscale e al contrasto delle frodi – ha spiegato l’Onorevole Muroni – salvaguardando allo stesso tempo gli operatori del settore che sono danneggiati dai fenomeni elusivi”.