L'impiego ragionato della biomassa forestale può aiutare a impedire la metà degli incendi. Lo sostiene il Collegio degli Ingegneri forestali spagnolo
(Rinnovabili.it) – Arriva l’estate e gli incendi infiammano, letteralmente, il patrimonio verde del bacino del Mediterraneo, spazzando via ogni anno almeno un milione di ettari di foreste ed aree boschive (dati FAO 2009). E sebbene la colpa sia per lo più dell’uomo, esistono metodi di prevenzione che possono essere associati a programmi educativi antincendio con buoni risultati. A rivelarlo è il Collegio degli Ingegneri forestali della Spagna che in questo contesto ritiene che un migliore uso e gestione delle biomasse boschive potrebbe prevenire la metà degli incendi normalmente accesi sul territorio.
Soltanto in Spagna quest’anno, fino al 30 aprile, hanno bruciato 44,063 ettari di territorio, circa il 70 per cento al di sopra della media del decennio. Secondo il Collegio l’approccio si rivelerebbe particolarmente risolutivo soprattutto a nord-ovest (Galizia, Asturie e nel nord Castilla y León), l’area più colpita più dagli incendi estivi. Gli ingegneri sono convinti che si potrebbero creare 10 posti di lavoro diretti per ogni megawatt installato da biomassa riducendo al contempo il consumo e le importazioni di petrolio, e di conseguenza le emissioni di gas serra in atmosfera. “Gli ostacoli giuridici e amministrativi imposti alla gestione forestale oggi ostacolano notevolmente un uso e sviluppo sostenibile delle regioni forestali del nostro paese. Questo provoca una resa inferiore dello stesso e, quindi, un graduale abbandono dello sforzo collettivo di conservare la foresta e prevenire degli incendi boschivi”.