La giunta regionale è determinata a introdurre elementi nel prossimo Psr che escludano l'utilizzo delle materie prime in negli impianti di produzione di biogas
Per l’assessore è fuori questione che il futuro di questa tecnologia sia legato all’utilizzo prevalente di matrici diverse da quelle del ciclo alimentare. “Il problema principale, al di là degli aspetti ambientali – ha proseguito Fava -, è la competizione che si è creata per il valore di affitto dei terreni agricoli, a tutto vantaggio dei produttori e dei gestori degli impianti contro i produttori agricoli. Cifre che si attestano tra i 1500 e i 2000 euro all’ettaro per affitti che l’agricoltore non potrebbe sostenere, stante la difficoltà a remunerare la produzione stessa”. In tal senso la Giunta regionale sta lavorando affinché il nuovo PSR riesca ad escludere l’utilizzo delle materie prime in questi impianti: “Potremo – ha concluso Fava – mantenere finanziamenti per la realizzazione degli impianti, condizionandoli al fatto che non vadano a incidere sostanzialmente sul ciclo agrozootecnico lombardo, che già soffre di suo”.