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Aumento IVA sul pellet, il Governo riconosce l’errore?

Aumento IVA sul pellet, il Governo riconosce l’errore?(Rinnovabili.it) – L’aumento dell’IVA sul pellet, entrato  in vigore il primo gennaio a discapito di ben 2 milioni di famiglie italiane, è stato uno sbaglio. Si potrebbe forse riassumere così la posizione del Governo sull’incremento dell’imposta dall’attuale 10% al 22% per questa tipologia di riscaldamento. L’ammissione dell’errore – se così vogliamo chiamarla – sarebbe arrivata dallo stesso premier Renzi durante la riunione del Gruppo PD. A rivelarlo, spiega AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) in una nota stampa, è stato Enrico Borghi, presidente dell’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna che sul sito dell’Ucem riporta quanto dichiarato dal presidente del consiglio. “Esprimiamo soddisfazione per questa volontà di correggere il tiro – ha detto Borghi – e chiediamo che la modifica trovi spazio in un provvedimento specifico da adottare con urgenza”.

 

La misura è contenuta nel maxiemendamento alla legge di Stabilità 2015, approvato dal Senato lo scorso 19 dicembre, e rappresenta un colpo di scure non da poco per quel 21,4% della popolazione italiana che fa uso di legna a fini energetici. Nel dettaglio infatti grazie alla misura verranno pagati 33-40 euro in più a tonnellata, per un aumento di quasi 60 euro all’anno. Alle richieste di Borghi fanno eco anche quelle di Domenico Brugnoni presidente e Marino Berton direttore generale di Aiel dichiarano: “Continueremo a batterci affinché l’aumento dell’IVA sul pellet venga cancellato e questa assurda vicenda che penalizza 2 milioni di famiglie italiane sia rapidamente rivista. Chiediamo al presidente del Consiglio Matteo Renzi di impegnarsi a modificare questo provvedimento coerentemente alle sue ammissioni di errore”.

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