(Rinnovabili.it) – La produzione brasiliana di biomassa da canna da zucchero potrebbe raddoppiare durante i prossimi dieci anni. Il paese, tra i maggiori produttori di biomassa del pianeta conta ad oggi ben 440 impianti di lavorazione del vegetale, ma solo 90 di queste vendono l’energia prodotta sfruttando biomassa. Al fine di allargare il mercato il paese necessita però di un sistema di incentivazione ad hoc che valorizzi il mercato e sostenga i produttori di energia da fonte rinnovabile. La biomassa potrebbe infatti rappresentare il fulcro della crescita energetica green ed economica del paese, come rivela anche il Piano decennale per l’espansione dell’energia della Empresa de Pesquisa Energética (EPE).
Gli impianti brasiliani che producono energia da biomassa utilizzano l’energia generata per le attività quotidiane; per un salto di qualità, ovvero per fare in modo che le aziende siano in grado di produrre un quantitativo energetico maggiore da immettere in rete il comparto ha bisogno di un sistema statale che sostenga economicamente i produttori che vogliono investire in progetti green.
Attualmente il Brasile ha una capacità energetica istallata di 4,4 GW, potenza che potrebbe arrivare a toccare i 9 GW entro la fine del decennio, come confermato anche dall’Unione delle Industrie della canna da zucchero che puntano addirittura a raggiungere i 13 GW.