(Rinnovabili.it) – Anche la Fiper interviene sulla recenti dichiarazioni del ministro Flavio Zanonato in merito alla dilazione degli oneri legati alle rinnovabili. La proposta di riparametrare la spesa annua degli incentivi alle fonti rinnovabili da 12 a 9 miliardi è stata accolta con favore dall’associazione che coglie l’occasione per ricordare la necessità di rimodulare gli incentivi tra produzione elettrica-termica nel caso delle biomasse legnose. Una questione delicata che, secondo la Fiper, se risolta promuoverebbe una maggiore efficienza ed un uso virtuoso di una risorsa rinnovabile programmabile ma non inesauribile.
“In quest’ottica, – si legge nella nota stampa dell’associazione – bisogna intervenire sul recupero e utilizzo del calore dagli impianti a biomassa esistenti armonizzando il divario tra i due vettori energetici, alleggerendo in questo modo, anche sensibilmente, la bolletta degli italiani”.
Contestuale Fiper ricorda la proposta, presentata al ministero dello Sviluppo dalla stessa associazione nel 2004, in cui si chiedeva di offrire la possibilità di scelta, al produttore di energia elettrica con impianto cogenerativo, di trasformare gli otto anni di durata del periodo (allora) previsto per il riconoscimento dei Certificati Verdi in un “Monte kWh elettrici corrispondenti”. In altre parole lasciar libero l’operatore di produrre maggior energia possibile nelle fasce più interessanti economicamente o nei periodi in cui è possibile utilizzare e cedere anche tutto o quasi il calore prodotto (efficienza energetica) e di ridurre invece la produzione (e quindi i costi ed i relativi incentivi pubblici) nei mesi estivi, nelle fasce meno interessanti e non remunerative allungando in maniera significativa il periodo di erogazione degli incentivi (da 4 a 8 anni).