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Fiper: “l’Italia segua la Danimarca e investa nella biomassa”

L'Italia come la Danimarca dovrebbe vietare l'istallazione di caldaie inquinanti e promuovere la decarbonizzazione del settore abitativo e industriale puntando sulla valorizzazione della biomassa

(Rinnovabili.it) – La nuova strategia energetica danese punta sulla biomassa, e l’Italia dovrebbe seguirne le orme. Lo sottolinea Fiper, Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili, portando l’attenzione sull’attuale situazione del nostro paese: mentre l’italia stenta a redigere una Strategia Energetica Nazionale che sia congrua ai bisogni del paese la Danimarca sta portando avanti un efficace programma di decarbonizzazione. Seguendo quanto contenuto nel “DK Energy Agreement” il paese aumentando la produzione di energia da fonti rinnovabili e riducendo le emissioni di inquinanti riuscirà entro il 2050 a soddisfare la domanda nazionale di energia sfruttando esclusivamente fonti rinnovabili.

 

Commenta Righini:” finalmente una voce fuori dal coro, per di più autorevole di un paese europeo del Nord d’Europa, attento e all’avanguardia nella promozione di stili di vita eco-sostenibili, che riconosce l’importanza dell’impiego delle biomasse legnose per la produzione di energia rinnovabile, nel rispetto dei limiti di emissione”. Aggiunge Righini:” ci auspichiamo che l’esempio danese possa favorire uno scambio costruttivo tra gli operatori e i cittadini degli Stati Membri sull’utilizzo virtuoso di questo biocombustibile, che se ben gestito, rappresenta il “petrolio verde” per l’Europa, dissipando dubbi e incertezze sulla qualità dell’aria, spesso alimentati da interessi contrapposti.”

 

Passare quindi dall’impiego di carbone alle biomasse, sostituire le vecchie caldaie inquinanti con nuovi dispositivi a basso impatto ambientale, istallare impianti eolici sono solo alcuni dei punti cardine sui quali si basa la nuova strategia danese, acclamata da Fiper. A dare un importante contributo alla riduzione degli inquinanti la decisione di imporre, dal I gennaio 2013, il divieto di istallazione di caldaie alimentate con combustibili fossili e lo stanziamento di circa 4,6 milioni di euro per la conversione delle caldaie inquinanti in dispositivi a basso impatto. Ad essere agevolata sarà anche la diffusione di sistemi di teleriscaldamento a biomasse mentre altri fondi serviranno ad aumentare la promozione della geotermia a bassa entalpia e le pompe di calore.

Ma gli interventi non interesseranno solo il comparto abitativo, ad essere sottoposti ad un restyling anche i processi industriali che grazie allo stanziamento di circa 67 milioni di euro dal 2014 al 2020 potranno provvedere ai necessari adeguamenti.