A seguito delle forti mareggiate le spiagge liguri sono coperte di legna che non può essere toccata. Per questo Fiper rinnova l'invito al ministro Orlando affinchè si adotti il Decreto attuativo relativo ai sottoprodotti da impiegare a fini energetici
(Rinnovabili.it) – Torna a galla la questione relativa alla gestione dei sottoprodotti da impiegare a fini energetici. Dopo due anni di lotta Fiper, Federazione Nazionale dei Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili, torna alla ribalta e chiama in causa il Ministro dell’Ambiente Orlando ponendo l’accento su quanto accaduto in Liguria. A seguito di forti mareggiate sulle spiagge della regione si sono accatastate tonnellate di legname che per legge non può essere toccato né dai cittadini né dalle imprese che invece potrebbero impiegarlo per la produzione di energia e calore. “Se fosse emanato il decreto sui sottoprodotti in tempi rapidi – sottolinea il presidente dell’Associazione Walter Righini – , il Ministro Orlando permetterebbe, nel rispetto dell’art. 184 bis del Testo Unico Ambientale, di “tracciare” le biomasse attualmente annoverate tra i rifiuti non pericolosi, in modo tale da poterle impiegarle a fini energetici”.
Il Governo, ripete Fiper, dovrebbe adottare il Decreto attuativo relativo ai sottoprodotti da impiegare a fini energetici fornendo così al comparto una soluzione veloce e immediata oltre che vantaggiosa per tutti. Ne ha fatto richiesta il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che vorrebbe fosse possibile raccogliere e bruciare la legna presente al momento sulle spiagge che oltre a mettere in pericolo la popolazione deturpa la bellezza degli arenili.
“La legna che le mareggiate ammassano sulle spiagge di tutta Italia- spiega Walter Righini – non è altro che quella trasportata dai nostri corsi d’acqua, piccoli e grandi, in mare. Se venisse intercettata a monte risolverebbe anche importanti e purtroppo nefasti problemi di dissesto idrogeologico. Noi come Fiper sono almeno 2 anni che sollecitiamo il Ministero dell’Ambiente ad adottare il Decreto Attuativo sui sottoprodotti da impiegare a fini energetici. Se il Ministero dell’Ambiente emanasse finalmente il Decreto Attuativo sui sottoprodotti risolverebbe anche questo problema, dal momento che anche i resti della ristorazione potrebbero essere usati per produrre energia e inquadrati come sottoprodotti anziché come rifiuti. Insomma per Comuni, Privati e Ristoratori i costi di smaltimento potrebbero trasformarsi in un guadagno e in un momento di crisi come quello attuale non c’è spazio per ulteriori ritardi. Basta chiacchiere e burocrazia inutile, passiamo ai fatti concreti”.