Rinnovabili

FIPER contro ENEA per lo studio sull’inquinamento delle biomasse

Biomasse, in Veneto si fa sul serio

 

(Rinnovabili.it) – Le biomasse legnose sono troppo inquinanti? È su questa domanda che si è acceso lo scontro tra la FIPER, la Federazione nazionale dei produttori di energia rinnovabile, e l’ENEA, che un paio di giorni fa ha pubblicato uno studio sull’impatto ambientale ed energetico dei combustibili nel settore residenziale.

Secondo l’Agenzia nazionale per l’energia e le nuove tecnologie, l’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento residenziale non porta i benefici sperati. Anzi, le emissioni di pm 2.5 che genera contribuiscono all’inquinamento atmosferico provocando danni alla salute. La combustione della biomassa, infatti, se è considerata neutra dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica risulterebbe invece dannosa per la salute umana e la qualità dell’aria a causa delle emissioni di particolato, ossidi di azoto e composti organici volatili.

Per questo motivo, le politiche di sostegno alle biomasse per uso residenziale devono spingere all’uso delle migliori tecnologie disponibili, dice l’ENEA, in modo da aumentare l’efficienza. Questo comporterebbe una restrizione degli standard per le emissioni inquinanti.

 

FIPER contro ENEA per lo studio sull'inquinamento delle biomasseLa FIPER non ci sta, e critica il lavoro dell’Agenzia: «Emblematico e molto grave quanto accaduto nei giorni scorsi in ENEA – scrive la federazione in un comunicato – L’importante centro di ricerca ha pubblicato uno studio commissionato da Assogasliquidi e Anigas, le associazioni rappresentative dei settori gas naturale e liquefatto, sui danni alla salute e sull’inquinamento che provocherebbe l’impiego della biomassa a fini energetici. Le stesse associazioni, già nel 2013 avevano commissionato uno studio analogo a Nomisma».

Il gruppo si dice sorpreso dal fatto che ENEA investa in ricerca sulle biomasse legnose e poi produca studi che ne evidenziano le potenzialità inquinanti. Il Presidente della FIPER, Walter Righini dice che la federazione «ha collaborato negli anni con vari ricercatori ENEA sulla formazione degli amministratori locali e per una corretta informazione sull’uso virtuoso delle biomasse legnose. È evidente che manca una direzione chiara all’interno di ENEA riguardo il tema delle biomasse, e più in generale sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Non possiamo non domandarci: ha ancora senso sovvenzionare un centro di ricerca così schizofrenico?».

Exit mobile version