(Rinnovabili.it) – Incentivare le tecnologie rinnovabili che, a parità di investimento, producono maggiori posti di lavoro e guardare al teleriscaldamento a biomassa come una risorsa in grado di rilanciare l’economia nelle aree montane appenniniche marginalizzate, garantendo protezione ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici. Questo il pensiero della Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili (FIPER) che, nell’ottica di promuovere in maniera chiara e stabile il comparto delle rinnovabili, ha invitato il Governo a riflettere su quali siano le mosse da fare e su quanto sia importante puntare sull’equità per far crescere il settore. Tre le lettere che la Federazione ha fatto recapitare: la prima al Presidente del Consiglio, al quale viene offerto supporto per rimuovere quanto prima tutti quegli ostacoli strutturali che hanno condizionato lo sviluppo di medio e lungo periodo della green economy e per puntare sulle rinnovabili che hanno maggiori effetti occupazionali e un rapporto costi/benefici equilibrato, come la produzione di energia termica, che potrebbe essere “un volano di sviluppo interessante poco valorizzato dal Decreto Lgs 28/2011; la seconda al Ministro dello Sviluppo Economico (MSE), in cui si chiede di creare sviluppo sostenibile attraverso il rilancio delle FER termiche e dell’efficienza energetica, di facilitare l’accesso al credito e di potenziare le reti per poter generare occupazione nel medio-lungo periodo; infine, la terza al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare, in cui viene sottolineata l’importanza di un’azione sinergica tra le politiche ambientali e i diversi ministeri che possa valorizzare le risorse locali delle piccole e medie imprese che producono calore ed energia elettrica.