(Rinnovabili.it) – Lo spazio mediatico che è riuscito ad accaparrarsi in queste settimane il Quinto Conto Energia va giustamente diviso con l’altro grande decreto ministeriale che disciplina gli incentivi alle rinnovabili. In questi giorni si è infatti deciso anche il destino delle FER elettriche e del nuovo sistema tariffario che accompagnerà le tecnologie differenti dal fotovoltaico per i prossimi anni. Un provvedimento che non trova il favore dell’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, oggi quanto mai delusa di non ritrovare nel testo le proposte presentate al Governo in Conferenza Unificata. Se soddisfano da una parte le modifiche apportate al Quinto Conto Energia, dall’altra – spiega Filippo Bernocchi, Delegato ANCI alle politiche energetiche – le richieste sono state “totalmente inascoltate”; in altre parole nel Decreto ministeriale sulle FER elettriche non vi è nessuna maggiore valorizzazione delle risorse territoriali “attraverso un supporto specifico per le biomasse da filiera forestale per le quali si richiedeva una soglia di 300 kW per l’accesso diretto agli incentivi, purché in abbinamento con cogenerazione e trasporto di calore ad un’utenza dedicata pubblica o di pubblico interesse”.
Ricordiamo che le principali novità introdotte nella versione definitiva del provvedimento sono l’incremento del monte incentivi complessivo di 300 milioni di euro all’anno (complessivamente 5,8 miliardi di euro all’anno) e la progressiva transizione dal meccanismo dei Certificati Verdi al nuovo regime per gli impianti che entrano in esercizio entro il 30 aprile 2013 (30 giugno 2013 per quelli alimentati da rifiuti). In tema di limiti per accedere agli incentivi senza passare per il meccanismo delle aste, si parla di una soglia massima di potenza di 60 kW per gli impianti eolici e quelli ad energia marina, 50 kW per gli impianti idroelettrici, 200 kW per gli impianti alimentati a biomassa e 100 kW per gli impianti alimentati a biogas di potenza.