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Per gli obiettivi climatici globali puntare su risorse locali

Si è tenuto ieri a Milano il seminario per far punto sull’attività di studio condotta sperimentalmente in alcuni Comuni della Provincia di Bergamo sull’utilizzo della biomassa forestale al servizio di piccole reti di teleriscaldamento

Factor20, per gli obiettivi globali puntare su risorse locali(Rinnovabili.it) – Quali vantaggi dal punto di vista climatico comporta l’impiego di biomassa a km 0 nelle reti locali di teleriscaldamento? A spiegarlo sono i risultati di alcune iniziative sperimentali avviate nell’ambito del progetto Factor20. Lanciato nell’anno 2010, Factor20 (Forwarding demonstrative ACTions On a Regional and local scale to reach Ue targets of the European Plan “20/20/20) si propone di definire un set di strumenti a supporto delle amministrazioni pubbliche nel raggiungimento dei tre target comunitari: abbattimento del 20% delle emissioni di gas a effetto serra; riduzione del 20% dei consumi energetici; produzione del 20% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili.

 

Nell’ambito del progetto, la Regione Lombardia, con il supporto della Direzione Energia di Finlombarda S.p.A., ha organizzato un seminario per fare il punto sull’attività di studio condotta sperimentalmente in alcuni Comuni della Provincia di Bergamo (Piazzatorre, S. Omobono Terme e Alzano Lombardo) sull’utilizzo della biomassa forestale al servizio di piccole reti di teleriscaldamento e sull’esperienza di altri Comuni del territorio regionale (Comune di Foppolo, Comune di Adrara S. Rocco, Comune di Villa Guardia) impegnati nella valorizzazione di questa particolare risorsa energetica rinnovabile. I risultati presentati hanno analizzato sia la quantità di CO2 ridotta e gli Indici di redditività, esaminando i diversi scenari tecnologici in funzione dei costi di investimento e dei costi di gestione, per determinare gli indicatori di redditività dell’investimento.

 

Comune di Piazzatorre

Comune di Sant’Omobono Terme

Comune di Alzano Lombardo

Tipologia impiantistica suggerita–   caldaia a biomassa, potenza di 850 kWcirca

–   micro-cogenerazione per copertura carico base (estivo) (ipotesi: 20 kWel e 40 kWth)

–   caldaie a metano per integrazione ed emergenza-   caldaia a biomassa, potenza di 1.400 kW circa

–   micro-cogenerazione per copertura carico base (estivo) (ipotesi: 30 kWel e 60 kWth)

–   caldaie a metano per integrazione ed emergenza-   una o più centrali termiche a biomassa, potenza complessiva 3.4 MW circa

–   micro-cogenerazione per copertura carico base (estivo) (ipotesi: 50 kWel e 100 kWth)

–   caldaie a metano per integrazione ed emergenzaInvestimento richiesto

~ 1,9 mln €

~ 2,5 mln €

~ 2,1 mln €

(N.B. rete già presente)

Biomassa richiesta

~ 900 ton/anno

~ 1600 ton/anno

~ 2800 ton/anno

CO2 ridotta

~ 450  ton/anno

~ 800 ton/anno

~ 1400 ton/anno

Indici di redditività (orizzonte 20 anni)–   VAN*: ~ 0,65 M€

 

–   TIR**: ~ 11%

–   Tempo di rientro: ~ 12 anni-   VAN*: ~ 1,6M€

–   TIR**: ~ 16%

–   Tempo di rientro: ~ 8 anni-   VAN*: ~ 1,5M€

–   TIR**: ~ 17%

–   Tempo di rientro: ~ 7 anni