AIEL: “adeguare subito gli indirizzi nazionali in materia forestale per il riordino della disciplina del settore e delle sue filiere”
(Rinnovabili.it) – Promuovere il patrimonio forestale italiano anche nella produzione di energia rinnovabile. Questo quanto chiede oggi Aiel, Associazione italiana energie agroforestali che attraverso il presidente, Domenico Brugnoni ricorda oggi i punti critici della gestione di boschi e foreste nel Belpaese. Sebbene i polmoni verdi italiani coprano oltre un terzo del territorio nazionale e negli ultimi 60 anni la superficie sia più che raddoppiata (passando da 5 a quasi 11 milioni di ettari), il merito non è esclusivamente nostro. La crescita, infatti, deve essere per lo più attribuita a politiche di abbandono piuttosto che a vere e proprie strategie di rimboschimento. Eppure – commenta Brugnoni – “i boschi, sempre di più, possono rappresentare per il nostro Paese un’importante occasione di crescita e sviluppo imprenditoriale sostenibile, costituendo la base, non delocalizzabile, di un sistema economico che nella produzione di beni ecocompatibili e servizi ecosistemici può trovare ampie opportunità di crescita e innovazione”.
“La materia forestale rimane un tema d’interesse strategico trasversale a diverse politiche (economica, ambientale, sociale, culturale)”, ma uno dei problemi con cui deve fare i conti oggi il settore è la crescente sovrapposizione di competenze e ruoli a livello nazionale, regionale e locale. Le conseguenze? Incertezze, contenziosi e appesantimento negli iter burocratici che stanno determinando “uno svantaggio degli operatori del settore e scarsa efficacia delle politiche”. La soluzione, da applicare con rapidità, è quella di adeguare indirizzi nazionali in materia forestale (fermi al lontano D.lgs. 227/2001) per il riordino della disciplina del settore e delle sue filiere, al fine di promuovere e dare continuità alla gestione attiva e sostenibile del patrimonio forestale nazionale.
“È urgente, – aggiunge il presidente dell’associazione – promuovere e dare continuità alla gestione attiva del patrimonio forestale, quale strumento indispensabile per lo sviluppo delle filiere produttive legate ai prodotti legnosi destinate all’edilizia, all’arredamento e alla produzione di energia rinnovabile, la tutela del territorio e la salvaguardia ambientale e paesaggistica, la conservazione delle componenti bio-culturali del territorio italiano, la protezione e prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi”.