Sarà trasformata in biocarburante la carcassa del capodoglio arenato su una spiaggia belga, lo scorso 8 febbraio. Forti le critiche delle associazioni ambientaliste
(Rinnovabili.it) – Meno di due settimane fa, un esemplare di capodoglio (Physeter macrocephalus) di circa 13 metri, si è arenato sulla spiaggia belga di Hiest. La balena, dell’età di circa 10 anni, è morta dopo diverse ore di agonia, nonostante gli immediati soccorsi di un team di ricercatori del parco acquatico “Sea Life Center”. Una triste sorte per un animale così spettacolare ed imponente, ma al tempo stesso così “fragile”; la specie infatti fa parte delle categorie di minaccia VU-Vulnerable, della Red List dell’IUCN.
Sorte, probabilmente, anche molto discussa dal momento che le circa 25 tonnellate dell’animale saranno rimosse dalla Electrawinds, azienda energetica belga attiva nel settore delle rinnovabili, e trasformate in biocarburante nell’impianto a biomassa di Ostenda. Circa la metà del peso di un esemplare di balena è costituito da grassi che, debitamente elaborati, possono essere convertiti in energia. Basta pensare che 12,5 tonnellate di grasso di balena possono rendere fino a 50.000 kWh di energia verde, equivalente al consumo annuo di circa 14 nuclei familiari. Una decisione opinabile, fortemente criticata dalla associazioni ambientaliste che la considerano “una mancanza di rispetto” nei confronti degli animali.