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Cosa serve per sbloccare le opportunità del biometano

Il Consorzio Italiano Biogas e il Consorzio Italiano Compostatori chiedono una serie di provvedimenti per sfruttare appieno le opportunità del biometano

opportunità del biometano
Massimo Centemero, Direttore CIC; Piero Gattoni, Presidente CIB

Dai prezzi minimi agli incentivi, come non perdere le opportunità del biometano

(Rinnovabili.it) – Il biometano ti dà una mano? Con regole e incentivi, forse sì. Lo afferma la piattaforma di settore coordinata dal Consorzio Italiano Biogas (CIB) e dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC), con un documento presentato ieri ad Ecomondo. Le opportunità del biometano possono essere sfruttate appieno solo con specifici interventi che le associazioni chiedono al governo.

“Le sfide che hanno attraversato il Paese nel corso degli ultimi anni hanno dato nuovo slancio a soluzioni energetiche sostenibili”, dichiarano le due organizzazioni in una nota. “Oggi, però, viene chiesto a tutti gli attori della filiera, che fanno parte della Piattaforma Tecnologica Nazionale del Biometano, un maggiore impegno per non rallentare il rilancio rinnovabile e green del Paese”.

Il documento chiede al governo di definire, entro la fine del 2024, “un provvedimento che stabilisca regole e condizioni di incentivazione degli impianti di biometano dal 2025 al 2030, al termine del periodo previsto dal PNRR (gennaio 2025). Si tratta di un segnale importante per dare continuità alla progettazione e alla realizzazione degli impianti fornendo alle imprese un quadro chiaro ed delle opportunità di sviluppo e di investimento”.

I promotori, affiancati in un dibattito pubblico dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, chiedono poi di “dare attuazione alla norma del Dl Asset che prevede l’adeguamento degli incentivi biometano all’inflazione”, prevedendo un intervento che garantisca una omogeneità di trattamento.

Inoltre, CIB e CIC chiedono conferma della “piena applicazione del principio del bilancio di massa agli impianti incentivati”. Altre due richieste sono, rispettivamente, per misure specifiche per le riconversioni a biometano degli impianti esistenti che trattano rifiuti a matrice organica e la rapida definizione di prezzi minimi garantiti per gli impianti di biogas.

Con queste misure, promettono le associazioni, il settore agricolo può raggiungere al 2030 più di 6 miliardi di Smc complessivi di biometano, mentre la produzione da rifiuti a matrice organica può raggiungere 1 miliardo di Smc. Un bel balzo dagli attuali 200 milioni.