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In Costa d’Avorio la prima centrale elettrica a cacao  

centrale elettrica a cacao  

 

 

Gli USA finanziano la realizzazione della prima centrale elettrica a cacao

(Rinnovabili.it) – Sorgerà in Costa d’Avorio la prima centrale elettrica a cacao mai realizzata al mondo. L’impianto utilizzerà le biomasse di scarto ottenute dalla lavorazione di semi e frutti della pianta, di cui il Paese africano è uno dei primi produttori al mondo. A darne l’annuncio è lo stesso Governo che chiarisce come l’iniziativa – del valore di 273 milioni di dollari – avrebbe ricevuto il via libera proprio in questi giorni. Yapi Ogou, a capo della Société des énergies nouvelles (Soden) responsabile del progetto ha illustrato il piano: l’obiettivo è realizzare e mettere in funzione entro il 2023 una centrale da 60-70 MW di potenza, che faccia da test per un ulteriore sviluppo elettrico in questa direzione. Se il progetto dovesse convincere, infatti, il Paese potrebbe costruire altre 9 centrali elettriche alimentate con i rifiuti di cacao.

 

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Perché proprio questa fonte? Perché la nazione, assieme al Ghana, detiene oltre la metà della produzione del cacao mondiale grazie ad una coltivazione intensiva portata avanti spesso a spese della salute di foreste e animali. Attualmente la Costa d’Avorio produce circa 2 milioni di tonnellate di cacao all’anno, che significa anche milioni di tonnellate di baccelli scartati dopo la rimozione delle fave e lasciati marcire o bruciati. Sfruttare questa fonte è parte del progetto governativo per raggiungere il target nazionale che fissa a 424 MW la potenza da biomasse da installare sul territorio entro il 2030. A differenza di molti paesi dell’Africa sub-sahariana, il Paese ha una fonte di energia affidabile e oggi esporta elettricità a Ghana, Burkina Faso, Benin e Togo. Tuttavia la rapida crescita economica sta mettendo a dura prova le forniture, obbligando la nazione a prepararsi a una domanda futuro lievitata.

Come spiegato dall’ambasciata degli Stati Uniti ad Abidjan, la nuova centrale elettrica a cacao è uno dei cinque progetti selezionati per ricevere sovvenzioni dall’agenzia statunitense per il commercio e lo sviluppo (USTDA), che ha già finanziato con quasi un milione di dollari gli studi di fattibilità dell’impianto.

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