In UK, al via un progetto pilota per la cattura di CO2
(Rinnovabili.it) – La britannica Drax e la giapponese Mitsubishi si preparano a lanciare in autunno un progetto pilota di cattura di CO2 per le centrali elettriche a biomassa della società inglese, che opera nel North Yorkshire. Drax, uno dei più grandi produttori di energia a carbone del Regno Unito, ha convertito alla biomassa quattro delle sue sei centrali e prevede di chiudere le ultime due nel 2021, mantenendole disponibili come riserva fino a settembre 2022.
Il progetto di cattura di CO2 ha lo scopo di supportare i piani climatici della Gran Bretagna, che ha l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni entro il 2050, allineandosi così con l’accordo di Parigi. Tuttavia, tra l’ex Stato membro e le sue mete ambientali c’è sempre stato, letteralmente, un mare di carbone, nonostante il paese stia rapidamente abbandonando il combustibile fossile in favore dell’energia eolica e del gas. Infatti, il 2019 ha segnato un record per l’elettricità senza emissioni targata UK, raggiungendo il 48,5% del mix produttivo dell’isola.
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Dunque, le speranze inglesi guardano alla cattura di CO2 nelle centrali elettriche come strumento essenziale per l’obiettivo della neutralità climatica. A questo proposito, Drax si prepara a testare i solventi Mitsubishi, già brevettati, per verificare la loro efficienza rispetto alla cattura delle emissioni che vengono prodotte quando i pellet di biomassa vengono bruciati. Si stima che, nel corso della fase sperimentale, della durata di 12 mesi, dovrebbero essere catturati circa 300 kg di anidride carbonica al giorno. Tuttavia, non è ancora previsto che vengano immagazzinati.
L’amministratore delegato di Drax, Will Gardiner, ha dichiarato in una nota che il progetto pilota di cattura di CO2 “approfondirà la comprensione del potenziale di implementazione delle tecnologie BECCS [bioenergy capture use and storage, uso e stoccaggio della cattura di bioenergia] su larga scala”. Drax spera di diventare carbon negative entro il 2030 e ha in corso un ulteriore progetto pilota, che farà uso di un diverso solvente, per catturare le emissioni e immagazzinarle, in modo che possano essere riutilizzate in applicazioni come le bevande gassate.