Freda:"Vogliamo contemperare le esigenze legate alla produzione di energia green con quelle dell’ambiente"
Cosa prevede il “saldo zero”
Si chiama computo emissivo ed è il calcolo che dovrà accompagnare il progetto di ogni nuovo impianto con potenza superiore ai 250 kwt, mettendo a confronto le nuove emissioni, comprese quelle prodotte con il trasporto delle materie prime destinate ad essere bruciate, con quelle “spente” o ridotte. Se il risultato di questa sottrazione sarà pari o inferiore a zero l’impianto potrà essere realizzato. In pratica dunque nelle aree del territorio regionale già critiche per quanto riguarda gli standard di qualità dell’aria potranno essere installati nuovi impianti solo in due casi: se sostituiranno vecchi impianti preesistenti o se saranno affiancati da interventi in grado da garantire la contestuale riduzione di inquinamento sul territorio (cogenerazione e trigenerazione, utilizzo del calore, teleriscaldamento, efficienza energetica, piste ciclo-pedonali, ecc.).
Per le aree dell’Emilia-Romagna in cui i parametri di qualità dell’aria sono rispettati la delibera regionale promuove invece un approccio di tipo cautelativo e dunque una valutazione preliminare, tesa in particolare a valutare il cumulo degli impatti generati da più impianti. Per agevolare e soprattutto omogeneizzare sul territorio regionale sia il calcolo del computo emissivo che la valutazione preliminare, la Regione mette a disposizione di tecnici e amministrazioni locali due diversi strumenti informatici realizzati da Arpa, all’indirizzo: www.biomasse-emissionizero.emilia-romagna.it./PF