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Biomasse, come cambierà il Conto Termico?

Progetto AIRE
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Novità per il Conto Termico per quel che riguarda le biomasse. Con l’aggiornamento della misura, l’accesso agli incentivi sarà subordinato alla trasmissione della certificazione ambientale, ove applicabile, rilasciata da un organismo notificato. Ne parla al Question time alla Camera Gilberto Pichetto, ministro dell’ambiente e della Sicurezza energetica.

“Dovrà essere registrato il conseguimento della classe di qualità 4 stelle o superiore, in caso di sostituzione di impianto preesistente alimentato a biomassa, o in alternativa della classe di qualità 5 stelle o superiore, in caso di sostituzione di impianto preesistente alimentato a carbone, a olio combustibile o a gasolio”, spiega il titolare del MASE. Per gli impianti a biomassa, inoltre, “le misure agevolative saranno parametrate in base alla riduzione delle emissioni di agenti inquinanti”, aggiunge Pichetto.

Grazie allo strumento del Conto Termico, nel decennio compreso tra il 2013 ed il 2023, sono stati finanziati 376 mila interventi riguardanti i generatori a biomasse, segnala il ministro nell’Aula della Camera.

Rispondendo a un’interrogazione del deputato Luca Squeri, di Forza Italia, Pichetto conferma “la rilevanza del settore termico nel raggiungimento degli obiettivi connessi ai processi di decarbonizzazione”.

Partendo da questa considerazione, per incentivare il rinnovo degli impianti più vecchi impianti con altri dotati di tecnologie più efficienti e meno inquinanti, sono in corso di aggiornamento alcuni strumenti regolatori e misure incentivanti, “che mantenendo requisiti prestazionali rigorosi, promuovono soluzioni ad alta efficienza e a basso impatto ambientale”, garantisce il ministro.

“Sono in fase di predisposizione, ad esempio, il decreto relativo alle nuove classi di qualità per la certificazione dei generatori di calore a biomasse combustibili solide e quello relativo alla definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici”, illustra Pichetto, con l’obiettivo di “garantire una migliore efficienza energetica degli impianti” semplificando, allo stesso tempo, le relative operazioni di accatastamento. Intanto per le biomasse, nell’ambito delle detrazioni fiscali, continuano ad essere agevolati gli interventi tramite l’ecobonus, ha ricordato il titolare del MASE, “che, solo per il 2022, ha stimolato investimenti pari a 91 milioni per la tipologia di impianti in questione, come da Rapporto dell’ENEA”.

Il Conto Termico è un meccanismo di incentivazione per interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni, a favore di Pubbliche amministrazioni, imprese e privati. Con la versione in vigore, la 2.0, sia le Pubbliche amministrazioni che i privati possono accedere ad un contributo fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali termici con l’installazione di pompe di calore anche nella forma di scaldacqua e nella forma ibrida in combinazione con una caldaia a condensazione. Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale.

L’aggiornamento del Conto Termico, attualmente in fase di completamento, introduce un ampliamento degli interventi agevolabili, incentivando la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche anche in combinazione con l’installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, e l’installazione di infrastrutture di ricarica privata di veicoli elettrici.

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