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Biomassa, dalla torrefazione un aiuto per la produzione energetica

biomassa(Rinnovabili.it) – Per implementare la diffusione della biomassa per la produzione di bioenergia è stato scoperto che la torrefazione dei materiali, utilizzato per migliorarne il contenuto energetico, rappresenta un fattore determinante. La torrefazione funziona ed è fattibile, ma non è ancora sufficientemente diffusa; per questo esperti, ricercatori e produttori si sono riuniti a Bruxelles all’inizio del mese,per discutere i progressi e le prospettive della torrefazione, durante la recente conferenza dell’Associazione europea per la biomassa (AEBIOM).

Intervenuto in occasione della conferenza dell’AEBIOM, Michael Wild, presidente del Consiglio internazionale della torrefazione di biomassa (IBTC), ha sottolineato che la torrefazione non è più una tecnologia del futuro “Sono lieto di dire che nel 2014, la torrefazione della biomassa è ormai disponibile… Possiamo dire che la tecnologia della torrefazione, è disponibile e funziona”.

 

Attraverso la torrefazione materiali come il legno, i residui delle colture e latri materiali di scarto vegetali vengono portati ad una temperatura di 200-300 gradi in assenza di ossigeno. In questo modo la materia si tosta ma non brucia, rilasciando i composti volatili e scomponendo le emicellulose. Il risultato è un prodotto secco e torrefatto friabile, facile da macinare rispetto alla biomassa originale e meno suscettibile alla decomposizione biologica nei magazzini.

Nonostante la seccatura e la torrefazione aumentino il potere energetico della biomassa, l’alta densità del materiale torrefatto rende il trasporto e la conservazione piuttosto costosi, per questo spesso si preferisce ricorrere al pellet, di misura e peso decisamente inferiore.

“Molte aziende hanno sottovalutato i problemi che comporta la densificazione… Non è difficile produrre pellet… Ma rendere questo processo efficiente con un consumo di energia e un’usura degli strumenti accettabili si è rivelato molto più complicato” ha specificato Wild ricordato che va migliorata la conservazione dei prodotti torrefatti depositati all’esterno.

Riferendosi ai prodotti torrefatti Berry Meuleman, della Vattenfall, ha osservato “vogliamo usare la stessa logistica impiegata nei nostri impianti elettrici a carbone, il che significa che dobbiamo poterli conservare all’aperto accanto al carbone… Questo significa che devono essere idrorepellenti e che non ci devono essere problemi di cattivo odore”.

Per dare maggiore forza alla commercializzazione della biomassa torrefatta è nato il progetto SECTOR (“Production of Solid Sustainable Energy Carriers from Biomass by Means of TORrefaction”), finanziato dall’UE, che fa da supporto alle attività di vendita. Col fine ultimo è di abbreviare i tempi di commercializzazione della tecnologia della torrefazione, nel rispetto di stringenti limiti di sostenibilità.

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