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Biomassa: raggiungibili 115 GW al 2021

Secondo l’indagine della Pike Research il settore delle bioenergie potrebbe duplicare la propria capacità nel corso del prossimo decennio

(Rinnovabili.it) – A fine mese, la più grande centrale elettrica al mondo a biomasse sarà messa in funzione, permettendo di allacciare alla rete britannica circa 750 MW di nuova capacità green. L’impianto di Tilbury rappresenta solo l’ultimo passo avanti di un settore, quello delle bioenergie, in rapida espansione. Teoricamente inesauribile e presente in abbondanza in tutto il mondo, la biomassa attualmente fornisce circa il 14% dell’energia primaria a livello mondiale, costituendo ancora la principale fonte di energia per uso domestico per due-tre miliardi di persone. Per valutare il futuro prossimo di questa fonte rinnovabile, la società d’analisi Pike Research ha redatto un nuovo rapporto “Biopower Markets and Technologies”, in cui affronta il potenziale del mercato  e lo sviluppo tecnologico del settore agroenergetico.

INVESTIMENTI FINO A 104 MILIARDI Mentre si intensifica la domanda planetaria d’energia e gli sforzi per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, un numero crescente di paesi si stanno rivolgendo alle bioenergie come fonte per la produzione su scala commerciale di energia elettrica. Secondo il documento, in tutto il mondo la capacità di generazione elettrica da biomassa salirà ad almeno 86 GW entro il 2021, dai 58 GW registrati nel 2011. Una crescita sostanziale che richiederà un investimento complessivo di 104 miliardi dollari. In uno scenario di crescita più aggressiva, la capacità potrebbe raggiungere 115 GW, pari a 138 miliardi di dollari in investimenti cumulativi. “Anche se di fronte a significativi venti contrari, l’industria della biomassa sta continuando a far crescere la propria capacità grazie al tentativo da parte di numerosi governi di sviluppare di fonti di energia rinnovabili a basso costo”, spiega l’analista senior Mackinnon Lawrence. “Attualmente, la produzione di energia da biomasse è paralizzata dall’incertezza politica e dagli alti costi delle materie prime rispetto ai combustibili fossili, ma la combinazione del fiorente commercio internazionale di pellet, con l’attuazione di normative sulle emissioni e un maggiore utilizzo di strategie di co-combustione dovrebbe accelerare gli sforzi su scala globale, nel prossimo decennio”.

TREND DI MERCATO Pike Research stima che la domanda di risorse bioenergetiche raggiungerà almeno 1 miliardo di tonnellate l’anno, soprattutto sotto la spinta del mercato del pellet. L’attuale capacità installata è distribuita piuttosto uniformemente in tutto il Nord America, Europa, America Latina e Asia Pacifico. Nonostante si preveda una crescita costante in tutte le regioni, sarà la regione asiatica ad attrarre quasi un terzo degli investimenti cumulativi nel corso del periodo di previsione, mantenendo la più grande potenza bioenergetica fino al 2021.