La società britannica RES ferma la costruzione di un impianto a biomassa da 100 MW di potenza affermando che le politiche energetiche governative sono ancora troppo incerte
(Rinnovabili.it) – La biomassa non è abbastanza supportata da governo. Questa l’accusa lanciata da RES, sviluppatore di energia rinnovabile che ha deciso di non procedere con la realizzazione dell’impianto a biomassa da 300 mln di sterline nel Northumberland, incolpando lo scarso sostegno del governo.
Il progetto, per una potenza istallata di circa 100 MW, avrebbe creato circa 300 posti di lavoro in fase di costruzione e 50 posti a tempo pieno una volta a regime. Come Res ha voluto ribadire il comportamento del Governo sta causando un rallentamento negli investimenti nel settore, con conseguenze negative in termini di produzione energetica e di stabilità del mercato. Dapprima infatti il governo aveva comunicato di voler sostenere 4 GW di potenza in impianti alimentati a biomassa movimentando le società che si sono lanciate in una serie di proposte provenienti da tutto il paese. Tuttavia lo scorso anno il governo ha limitato a 400 MW i permessi per la realizzazione di nuovi impianti rientranti nel meccanismo conosciuto con il nome di Renewables Obligation (RO), in scadenza, affermando che il nuovo meccanismo di incentivazione non andrà a coprire il settore biomassa a meno che non si tratti di impianti per la produzione combinata di elettricità e calore. Il risultato di questa scelta è stato l’abbandono da parte della maggior parte delle società dei progetti proposti.
“Questa incertezza ha minato le prospettive a lungo termine” ha detto il chief operating officer di RES, Gordon MacDougall, in riferimento al tetto massimo di 400MW stabilito dal governo e alla disdetta di alcuni progetti presentati lo scorso anno.
“Siamo delusi che il RES hanno deciso di non portare avanti questo progetto, ma questa è una decisione commerciale” questo il commento della portavoce del Dipartimento dell’Energia britannico in merito all’arresto del progetto. “Il Regno Unito è uno dei luoghi più attraenti del mondo per investire nelle energie rinnovabili, al secondo posto nel mondo per la biomassa. Le nostre riforme del mercato dell’energia elettrica consegneranno almeno l’equivalente di 40 miliardi di investimenti nelle fonti rinnovabili entro il 2020, fornendo energia sufficiente per 10 milioni case”.