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Biodiversity Strategy, l’UE vuole più sostenibilità nelle agroenergie

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Nuove indiscrezioni dalla Biodiversity Strategy dell’Unione Europea

(Rinnovabili.it) – Un nuovo approccio con cui trattare a livello normativo le tutte agroenergie europee, biomasse forestali comprese. Questo uno dei passaggi contenuti della Biodiversity Startegy, la strategia per la protezione del patrimonio biologico che la Commissione Europea dovrebbe presentare domani. L’indiscrezione arriva a poche ore dal lancio ufficiale grazie alla bozza pubblicata oggi da Euractiv.com. Il testo riporta un breve capitolo dedicato alle bioenergie e al loro ruolo all’interno delle future politiche climatiche del Blocco, ricordando anche le novità delle direttiva RED II.

L’ultimo aggiornamento normativo – contenuto nella Renewable Energy Directive 2018/2001/EU o RED II, ha introdotto una penalizzazione per quelle materie prime ritenute meno sostenibili per la produzione di biocarburanti. E, soprattutto, ha imposto ai Ventisette criteri di sostenibilità rafforzati per promuovere il passaggio dai biofuel di prima generazione a quelli avanzati.

“Questo approccio trasformativo dovrebbe continuare per tutte le forme di agroenergie”, si legge nella bozza della Biodiversity Strategy. “E, l’uso di alberi e di colture alimentari, prodotte nell’UE o importate, ai fini della produzione energetica dovrebbe essere ridotto al minimo”.

L’esecutivo comunitario punta l’accento sulla necessità di monitorare e mitigare i rischi potenziali, garantendo che le politiche UE relative alla biomassa siano effettivamente sostenibili. Un obiettivo che Bruxelles cerca oggi di ottenere attraverso una valutazione puntuale di domanda e offerta nel settore agroenergetico, europeo e non.

Dato le aumentate ambizioni climatiche e di tutela della biodiversità, come annunciato nel Green Deal europeo, entro la fine del 2020 la Commissione dovrebbe pubblicare i risultati di questo lavoro, con un focus sull’uso delle biomassa legnosa e forestale. Questi risultati serviranno, fra le altre cose, a fornire gli orientamenti operativi per il 2021 sui nuovi criteri di sostenibilità per la biomasse energetiche; con la possibilità di modificare anche quanto previsto oggi dalla RED II. “L’obiettivo generale è garantire che il quadro normativo UE in materia di agroenergie sia in linea con l’accresciuta ambizione del Green Deal europeo”.

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