(Rinnovabili.it) – La parola d’ordine per il nuovo bilancio europeo 2014-2020 è austerity. Dopo un fitto round di colloqui, il Vertice UE ha raggiunto l’intesa su una seconda bozza di compromesso che ha messo d’accordo tutti anche se alcune voci di spesa ne sono uscite più tartassate di altre. Il nuovo budget, primo quadro finanziario pluriennale in ribasso della storia comunitaria, opera profondi tagli (oltre 10 miliardi) al comparto dei trasporti e delle energie. Per il Commissario all’energie Günther Oettinger i 40 miliardi di euro stanziati rappresentano comunque “un’apripista” per le infrastrutture di interconnessione energetica dei prossimi anni.
“Abbiamo bisogno di ottenere il massimo da tutto ciò, utilizzando strumenti finanziari innovativi”, ha sottolineato Oettinger avvertendo che “se dovremo fare delle scelte però, ciò significherà, ad esempio, non poter co-finanziare tutte le reti necessarie per il collegamento dei parchi elici off-shore e on-shore verso le grandi città”. Molto meglio è andato al clima, i cui obiettivi di azione comunitari si sono aggiudicati il 20% della spesa UE. “Invece di essere relegato in un angolo del bilancio europeo – ha commentato soddisfatta la commissaria Connie Hedegard -, l’azione per il clima sarà ora integrata in tutti i principali settori di spesa”.