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Batterie al posto della centrale a gas: l’esperienza della California

La Southern California Edison sceglie una serie di progetti d’accumulo al posto della nuova centrale termoelettrica

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L’energia pulita ha la meglio sulle fonti fossili grazie alle batterie

(Rinnovabili.it) – Batterie al posto del gas per soddisfare la domanda elettrica di picco lungo la costa della California meridionale. Questo quanto succede a Oxnard, piccola città affacciata sul Pacifico e da oggi vero e proprio modello della transizione energetica. Qui infatti l’utility locale, la Southern California Edison ha selezionato un elenco di progetti di stoccaggio per soddisfare le esigenze del territorio al posto della centrale a gas da 262 MW precedentemente preventivata.

Il piano deve ancora essere approvato formalmente dai regolatori di rete ma se dovesse arrivare l’ok, uno dei primi impianti a veder la luce sarà la “mega batteria” al litio da 100 MW/400 MWh di Strata Solar, una delle più grandi al mondo. La data di fine lavori è impostata per dicembre 2020, mese in cui dovrebbero essere allacciati alla rete anche altri due sistemi d’accumulo di piccole dimensioni: un impianto da 10 e uno da 40 MW, gestititi rispettivamente di Ormat e AltaGas. Per marzo 2021 entreranno in rete altri tre impianti a batteria, da 10 MW circa ognuno, a firma di E.On, Able Grid ed Enel. Tutti i sistemi opereranno sotto il programma Resource Adequacy (RA) che chiede ai fornitori energetici di dimostrare aver acquistato impegni di capacità non inferiori a 115% dei loro picchi di carico.

 

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Nella lista della Southern California Edison rientra però anche un piccolo impianto di storage da 14 MW in assetto  behind-the-meter (letteralmente “dietro al contatore”). A regime ovviamente stoccheranno l’elettricità prodotta dalle fonti rinnovabili non programmabili.

Si tratta di un piano senza precedenti, in cui il produttore indipendente di energia NRG si visto cancellare la sua nuova centrale a gas Puente proprio prima dell’ultimo round di approvazione. Per gli attivisti locali, che si erano imposti fin dall’inizio contro nuove fonti fossili si tratta di una vittoria. “Il grande elemento da ricordare è il potere dell’opposizione della comunità”, ha detto l’avvocato di Earthjustice Matt Vespa, che è intervenuto nel caso per conto del Sierra Club. “La Puente era vista come un affare fatto. […] Sarebbe stata costruita sulla spiaggia, e ora abbiamo un investimento nell’energia pulita in quella comunità invece che in un impianto di gas”.

 

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