Rinnovabili

La batteria piombo-carbonio della Cina

batteria piombo-carbonio

 

La batteria piombo-carbonio ibrida che parla cinese

(Rinnovabili.it) – Anche la Cina è alla ricerca del sistema d’accumulo perfetto che le permetta di aumentare la penetrazione delle rinnovabili nel mercato energetico, garantendo la sicurezza e la flessibilità della rete. La soluzione “made in China” potrebbe essere quella realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di fisica-chimica di Dalian, nella provincia di Liaoning, nella parte nordorientale del paese. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa governativa Xinhua, la squadra di ingegneri, guidata dal professor Li Xianfeng e dal professor Zhang Huamin, ha realizzato una batteria piombo-carbonio migliorandone efficienza e prestazioni. Il dispositivo non è altro che una soluzione ibrida che combina la tecnologia degli ultra-condensatori con quella delle batterie al piombo in una singola cella con un elettrolita comune. Il vantaggio di una simile soluzione è quello di essere in grado di fornire non solo un’alta densità di energia, ma anche un’elevata potenza, una rapida carica e scarica e una maggiore durata del ciclo di vita.

 

>>leggi anche Le batterie a ioni di sodio, dalla ricerca accademica al mercato<<

 

L’obiettivo del gruppo era realizzare un dispositivo di storage facilmente integrabile nel mercato delle rinnovabili: per questo motivo la batteria piombo-carbonio è stata testata direttamente in un’applicazione pratica. L’Istituto di Fisica-Chimica possiede attualmente 46 lampioni che utilizzano l’energia solare per alimentarsi. Ogni luce è stata dotata di una batteria allacciata all’estremità del palo ed è stata poi monotorata, registrandone le prestazioni. Il test ha dimostrato che il sistema è in grado di alimentare i  lampioni per oltre 23 ore.

 

La ricerca sulle nuove soluzioni ibride è stata lanciata nel 2015 nell’ambito di un accordo firmato tra l’Istituto e la produttrice cinese di batterie Baoding Fengfan Co. una società appartenente al gruppo China Shipbuilding Heavy Industry. Il team ha già richiesto 10 brevetti nazionali per il dispositivo di storage e, per il prossimo passo, le due parti inizieranno a sviluppare un sistema di accumulo piombo-carbonio di taglia kW-MW per le prime applicazioni industriali nel campo delle energie rinnovabili.

 

>>Leggi anche Batterie a ioni di alluminio: ultraveloci e con una vita da 250mila cicli<<

Exit mobile version