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Allacciata alla rete cinese la prima grande batteria gravitazionale EVx

batteria gravitazionale EVx

Credits: Energy Vault

batteria gravitazionale EVx
Credits: Energy Vault

La prima grande batteria gravitazionale commerciale

(Rinnovabili.it) Sono chiamate batteria gravitazionali o batterie a gravità, ma con le tradizionali tecnologie elettrochimiche non hanno nulla a che fare. Sono sistemi di accumulo in grado di convertire l’energia potenziale di un oggetto in caduta controllata in elettricità (fase di scarica). E viceversa, usare l’elettricità della rete per alimentare un sistema di sollevamento dello stesso oggetto (face di carica).

Sfruttare questa energia è un’idea vecchia centinaia di anni ma, escludendo gli impianti idroelettrici a pompaggio, per ottenere il primo prototipo di batteria funzionante abbiamo dovuto aspettare il 2012. Da allora ad oggi l’interesse è progressivamente cresciuto e con esso anche gli esperimenti e le ricerche. Ma nel comparto c’è già chi fa sul serio come lo specialista Energy Vault. L’azienda svizzera ha annunciato proprio in questi giorni l’interconnessione alla rete elettrica statale cinese della prima batteria gravitazionale EVx su scala commerciale.

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Le potenzialità dell’accumulo gravitazionale

Ci troviamo a Rudong, contea situata nella provincia orientale di Jiangsu. Qui a partire dalla fine di dicembre 2023 è in servizio l’impianto di Energy Vault, un grosso complesso di stoccaggio elettrico che sfrutta la tecnologia G-VAULT™. Nel dettaglio il sistema utilizza un processo meccanico di sollevamento e abbassamento dei blocchi compositi per immagazzinare e distribuire energia elettrica. Il punto forte della tecnologia? Disaccoppia potenza ed energia mantenendo un’elevata efficienza di andata e ritorno (oltre l’80%). 

 Ma la batteria a gravità di Rudong si fa notare anche per altre qualità. Progettata per offrire una potenza di 25 MW e un capacità di accumulo di 100 MWh, una volta ottenute tutte le autorizzazioni, potrà iniziare le operazioni commerciali. Ottenendo il titolo di primo sistema di accumulo a gravità su scala industriale (senza pompaggio).

La nuova batteria fa anche parte di un elenco di progetti con la classificazione di “nuovi progetti pilota dimostrativi di stoccaggio dell’energia” realizzato dall’Amministrazione Nazionale dell’Energia della Cina. Essere nella lista significa poter ricevere una maggiore supervisione gestionale da parte delle autorità energetiche a livello provinciale e una facilitazione burocratica.

L’amore della Cina per lo stoccaggio gravitazionale dell’energia

Per Energy Vault quello di Rudong non sarà neppure l’unico grande impianto d’accumulo gravitazionale realizzato in Cina. Nel 2023 assieme ai partner CNTY e Atlas Renewable, ha annunciato una serie di progetti EVx: un sistema da 17 MW/68 MWh situata nella città di Zhangye, nella provincia del Gansu; uno da 50 MW/200 MWh situato nella città di Ziuquan, stessa provincia; un impianto da 25 MW/100 MWh progettato nella città di Huailai Cunrui, nella provincia di Hebei. 

“Sono lieto di vedere il crescente interesse da parte del mercato cinese per la tecnologia di stoccaggio gravitazionale di Energy Vault”, ha affermato Robert Piconi, Presidente e Amministratore delegato dell’azienda. “Non vediamo l’ora di condividere ulteriori prestazioni e sviluppi nelle prossime settimane e mesi, poiché le attività di progettazione e messa in servizio e continuano a un ritmo rapido”.

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