RedT e Open Energi hanno annunciato che il loro sistema d’accumulo al vanadio si è qualificato per il mercato nazionale dei servizi di dispacciamento
Accumulerà l’energia solare e fornirà servizi ausiliari alla rete: è la nuova batteria di flusso della RedT
(Rinnovabili.it) – Per la prima volta una batteria di flusso sarà utilizzata per aiutare a bilanciare domanda e offerta energetica sulla rete elettrica del Regno Unito. L’impianto in questione è quello realizzato dalla società di accumulo energetico RedT e dalla società tecnologica Open Energi: una macchina redox da 300 kWh di capacità, realizzata nel sito industriale nel Dorset assieme a 250 kWp di pannelli solari.
Non si tratta, tuttavia, di una semplice centrale fotovoltaica con accumulo. Il progetto ha ottenuto, infatti in questi giorni lo stato di prequalifica dalla Nationale Grid britannica per fornire servizi di risposta dinamica alla frequenza d’impresa (dFFR), uno dei servizi ancillari necessari a garantire la sicurezza del sistema elettrico. Come? Contribuire a bilanciare i micro-secondi di fluttuazione della tensione, aspetto divenuto sempre più pressante con l’aumento in rete delle fonti rinnovabili intermittenti. Il suo lavoro sarà dunque quello di massimizzare l’utilizzo della generazione solare in loco e acquistare energia dalla rete a prezzi non di punta, aprendo al contempo nuovi flussi di entrate sotto forma di servizi ausiliari.
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Il sistema è una batteria di flusso redox al vanadio ed è costituito da due serbatoi contenenti liquidi che vengono pompati oltre una membrana trattenuta tra due elettrodi. La tecnologia in questione utilizza il flusso dell’elettrolita attraverso la membrana. Il passaggio attiva una reazione elettrochimica reversibile, che consente di immagazzinare e successivamente restituire energia elettrica. Al fine di massimizzare i rendimenti delle diverse funzioni disponibili, la batteria è stata integrata nella piattaforma di ottimizzazione energetica Dynamic Demand 2.0 di Open Energi, che utilizza l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per il controllo.
“Le batterie di flusso sono tradizionalmente pensate come risorse di accumulo energetico di lunga durata e c’è l’errata convinzione non siano in grado di fornire la risposta rapida richiesta dai servizi di rete”, ha osservato Scott McGregor, CEO di RedT. “Con l’aiuto di Open Energi e della loro impressionante piattaforma Dynamic Demand 2.0, siamo stati in grado di dimostrare che le nostre macchine sono capaci di fornire una gamma completa di servizi senza costi marginali di degradazione per ciclo, rendendoli un’alternativa praticabile ed economicamente attraente al tradizionale sistemi agli ioni di litio”.
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