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Bank of America riduce gli investimenti nel carbone

Il nuovo documento di politica finanziaria dell’istituto di credito prevede tagli agli investimenti nell’industria del carbone ormai al tramonto

Bank of America riduce gli investimenti nel carbone-

 

(Rinnovabili.it) – Investire nel carbone è rischioso, e la Bank of America proseguirà nella riduzione progressiva dei finanziamenti nel settore. Norme anti inquinamento, mutamento delle condizioni economiche, concorrenza dello shale gas e delle energie rinnovabili. Sono questi i motivi che Bank of America richiama nella sua relazione sulla new coal policy, pubblicata ieri.

La decisione segue anche i consigli degli analisti di Carbon Tracker, che hanno parlato recentemente di un declino strutturale per l’industria del carbone, la quale sopravvive grazie a generosi sussidi pubblici e investimenti di cortissimo respiro da parte di molti dei maggior istituti bancari del mondo.

 

Chi vede oltre il proprio naso, come Bank of America, ha deciso di ridurre progressivamente l’esposizione in un settore considerato al tramonto. Non c’è da illudersi: i colletti bianchi dell’istituto non sono diventati ambientalisti da un giorno all’altro. Cercano soltanto di fare più utili possibile, ed è per questo che dichiarano di investire nelle rinnovabili, nell’efficienza energetica, ma anche nella cattura e stoccaggio del carbonio. Se non altro, una portavoce dichiara che il portafoglio delle rinnovabili è tre volte più ampio di quello relativo all’estrazione di carbone. Questo non impedisce a Bank of America di essere ancora uno dei maggiori finanziatori di un’industria energivora e inquinante, se è vero che il rapporto sulla finanza e il carbone appena pubblicato ha rilevato che, l’anno scorso, la banca ha investito nelle compagnie minerarie più di 1.3 miliardi di dollari.

 

Tuttavia chi ha scritto il rapporto – l’associazione ambientalista Rainforest Action Network – ha salutato l’annuncio con giubilo, dichiarando che si trattava della prima mondiale ad impegnarsi per ridurre i finanziamenti al carbone.

Bank of America ha tra i suoi clienti anche il gigante indiano Coal India, una compagnia di proprietà statale che è stata collegata a violazioni dei diritti umani e sfruttamento del lavoro minorile. Chissà che pian piano anche i banchieri non decidano di pulirsi la coscienza smettendo di gonfiare le tasche di chi schiavizza i minori.