(Rinnovabili.it) – La bolletta energetica continua ad aumentare. L’ultimo aggiornamento fornito dall’Autorità per l’Energia parla di un più 4,3% per l’elettricità e più 1,9% per il gas nelle fatture mensili a partire dal prossimo 1° luglio. Il motivo? Sostanzialmente la crescita dei costi di dispacciamento, cioè dei costi sostenuti per il mantenimento in equilibrio del sistema elettrico, a cui si aggiunge – spiega l’AEEGSI – anche il rialzo per i costi di acquisto della materia. Ma l’Authority si affretta a rincuorare i consumatori: “nonostante l’adeguamento, il risparmio complessivo nei 12 mesi dell’anno scorrevole rimane di oltre 70 euro”.
A guardar bene però qualcosa non torna ed è lo stesso regolatore a farlo notare, almeno in parte. Negli ultimi due mesi sono emerse una serie di criticità in alcune aree del Paese sul fronte del servizio di dispacciamento. Secondo l’attività di monitoraggio svolta dall’AEEGSI, tali nodi sarebbero riconducibili a “strategie anomale” adottate da diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica (sia in sede di programmazione di immissioni e prelievi, sia in sede di offerta di servizi di dispacciamento”). Criticità che avrebbero portato ad un rilevante aggravio di costi per il sistema e alla conseguente alterazione del normale meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati.
Alterazione che si scontra peraltro con un periodo in cui le commodities energetiche (petrolio e gas) vanno verso il basso.
Una situazione poco chiara, su cui l’Authority si ripromette di fare luce, ma su cui scatta subito la risposta delle associazioni dei consumatori. Federconsumatori e Unione Nazionale Consumatori puntano i riflettori direttamente sul problema: In una fase del mercato elettrico contraddistinta dalla sovraccapacità si continua ad assistere ad un “aumento finalizzato alla speculazione” sul mercato dei servizi di dispacciamento: “l’offerta di energia viene “sequestrata” dagli speculatori (traders e produttori termoelettrici), che sono in grado di rendere corto (la domanda supera l’offerta) un mercato che di per sé sarebbe lungo, come denunciato dal Coordinamento Consorzi di Confindustria”, spiegano le due associazioni in una nota stampa congiunta.
Gli fa eco il Movimento Cinque Stelle: “Per il terzo mese consecutivo i costi del servizio di dispacciamento sono impazziti, portando un aggravio di 300 milioni di euro al mese sulla bolletta elettrica di aprile, maggio e giugno. Ma non è finita qui: se questo trend verrà riconfermato, avremo aumenti di quasi un miliardo di euro in più in futuro”, attacca il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto, primo firmatario di un’interrogazione parlamentare sul caso della deriva speculativa che ha colpito il mercato elettrico italiano.