(Rinnovabili.it) – La strategia sulle rinnovabili di Riyadh procede spedita come da programma. Il Renewable Energy Project Development Office del Ministero dell’Energia dell’Arabia Saudita, ha pubblicato in questi giorni i nomi delle società preselezionate per le prossime aste rinnovabili. Le aziende – cinquantuno in tutto – si sono classificate per i 700 megawatt di progetti verdi che il Regno metterà a breve in gara come primo passo del suo piano energetico, piano creato per aumentare la produzione di energia pulita e ridurre il consumo interno di petrolio. L’Arabia Saudita, infatti, si è detta intenzionata a sviluppare quasi 10 gigawatt di green energy entro il 2023, un obiettivo che richiederà investimenti da 30 fino a 50 miliardi di dollari, secondo le stime ministeriali.
Dei 700 megawatt totali, 300 sono da riferirsi esclusivamente ad un progetto fotovoltaico (per il quale si sono preclassificate 27 aziende), mentre i 400 MW rimanenti sono quelli di un parco eolico (24 società). L’elenco riporta tutti grandi nomi: dall’italiana Enel Green Power alle francesi Total e Electricité de France (EDF) passando per le spagnole Acciona e Iberdrola, l’interesse per le aste rinnovabili saudite è – come era prevedibile – decisamente alto.
Le imprese qualificate potranno procedere alla richiesta di offerta (RFP) come “membri amministratori”, “membri tecnici” o entrambi, a seconda della loro esperienza; le società non qualificate invece possono ancora essere coinvolte in entrambi i progetti come parte di un consorzio creato da un membro amministratore e un membro tecnico.
“La risposta del settore all’invito del Regno alle sue prime aste rinnovabili è stata assolutamente positiva, dimostrando la fiducia dei mercati al nostro vasto potenziale energetico e agli investimenti rinnovabili”, ha affermato il ministro dell’Energia Khalid Al Falih, che aprirà la gara la prossima settimana durante la prima edizione del Arabia Saudita Renewable Energy Investment Forum (SAREIF), che si terrà a Riyadh il 17-18 aprile. Le offerte saranno accettate fino a luglio e c’è già chi scommette che Riyadh segnerà il nuovo record in fatto di bassi prezzi dell’energia solare.