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assoRinnovabili ad Authority: no a modifiche unilaterali su SEU

assoRinnovabili ad Authority: no a modifiche unilaterali su SEU

 

(Rinnovabili.it) – La normativa primaria sui SEU, i sistemi efficienti di utenza, è chiara e l’AEEGSI non può cambiarla unilateralmente. Questa la protesta che si alza oggi dal comparto delle green energy italiane all’indirizzo dell’Autorità per l’Energia. La questione riguarda uno degli aspetti forse più delicati della normativa sui SEU: l’inclusione o  meno dalla possibilità qualifica strutture complesse come condomini o centri commerciali. Il problema è nato dal fatto che l’atto emanato dall’AEEGSI riporta infatti una definizione di Unità di Consumo (UC) del cliente finale  molto restrittiva per l’ottenimento della qualifica SEU. Sull’argomento, dopo un’interrogazione al Senato del M5S era già intervenuto il MISE chiarendo che: La definizione di unità di consumo consente perciò di escludere dal SEU i sistemi estesi che, di fatto, sono multicliente (quali i centri commerciali, gli ospedali e gli aeroporti comprensivi di alberghi, parcheggi e negozi), evitando che essi siano impropriamente considerati come sistemi monocliente per il solo fatto di avere un intermediario unico (tipicamente il consorzio) o una bolletta energetica unica”.

 

In altre parole fuori da quello che si profila come l’unico campo sicuro su cui investire (nel settore delle energie verdi) rimarrebbero porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, ospedali, poli fieristici, ortomercati, condomini.

 

“A distanza di sette anni dall’introduzione (con il D.Lgs. 115/2008) dei Sistemi Efficienti d’Utenza (SEU) nel nostro ordinamento, le imprese del settore delle rinnovabili che vorrebbero investire su tali configurazioni si trovano ancora in una condizione di grande incertezza”, scrive in una nota stampa assoRinnovabili che in una lettera inviata ieri al Collegio dell’Autorità ha ribadito quanto già esposto in precedenti comunicazioni e cioè che gli immobili presenti nelle strutture citate partecipano tutti alla fornitura di un unico medesimo servizio. Prendendo ad esempio la figura del centro commerciale, il servizio unico cui partecipano esercizi commerciali e parti comuni consiste nel concentrare in un unico spazio un considerevole numero di attività commerciali, così da offrire al consumatore un’ampia gamma di beni e servizi cui accedere senza compiere lunghi spostamenti. “Chiediamo che l’Autorità riveda la sua posizione – afferma Agostino Re Rebaudengo, presidente di assoRinnovabili – e confermi l’interpretazione di assoRinnovabili, la sola compatibile con la normativa primaria e con la disciplina europea che mirano entrambe alla promozione dell’efficienza energetica e dell’autoconsumo. Se l’Autorità non muterà il suo orientamento ostile nei confronti dei SEU – prosegue Re Rebaudengo – i soggetti interessati si staccheranno dalla rete elettrica, così come già è accaduto nel settore della telefonia, con ogni prevedibile conseguenza sul sistema elettrico.”

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