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Ascomac chiede prudenza sulla fiscalità energetica

(Rinnovabili.it) – “Avviare misure di revisione delle aliquote fiscali con conseguente aumento dei costi  per i prodotti energetici impiegati per la produzione di forza motrice, comporterà una situazione fortemente negativa per settori già profondamente colpiti dalla crisi economica”. Non ha dubbi Elisa Cesaretti,  Presidente di Ascomac. L’attuale revisione delle misure fiscali in ambito energetico per le imprese, rischia di danneggiare un comparto come quello rappresentato dalla federazione già alle prese con le difficoltà della crisi. La diretta conseguenza? Un aumento dei costi energetici del settore produttivo del Paese rispetto a concorrenti ed una  compromissione della tenuta dei conti delle imprese con problemi anche occupazionali.

Le soluzioni a questo duplice problema arrivano dall’associazione stessa che ha deciso di scrivere al Presidente del Consiglio Mario Monti e ai Ministri competenti, suggerendo tra le altre cose di istituire, contestualmente all’attuale regime fiscale, un sistema di esenzione o riduzione per le imprese che sostituiscano il gasolio con fonti rinnovabili. “Una proposta di sostegno all’insegna dell’equità, del rigore e della competitività – ha dichiarato il Segretario Generale di Ascomac Carlo Belvedere – che consentirebbe, in un’ottica di programmazione, di non aggravare da subito la situazione delle imprese e di attuare nel contempo la sostenibilità ambientale dei cantieri e degli stabilimenti produttivi con la sostituzione di fonti fossili con prodotti energetici da fonti rinnovabili”.

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