Il piano di Merkel sulle rinnovabili sta fallendo
(Rinnovabili.it) – La Germania potrebbe mancare clamorosamente i suoi obiettivi 2020 sulle energie rinnovabili e le emissioni. Lo annuncia la Federazione tedesca del settore (BEE), secondo cui vi sono poche possibilità che nei prossimi tre anni la quota di fonti pulite, dal 14,8% di oggi, raggiunga il 18%.
«Mentre 23 stati membri dell’UE raggiungeranno i loro target di sviluppo delle energie rinnovabili – scrive la federazione in un comunicato – la Germania sarebbe tra i pochi paesi che mancherebbero l’obiettivo, se il governo non reagisce rapidamente».
Il margine di distacco con cui la BEE si aspetta che il paese arrivi al 2020 è più ampio delle precedenti stime: l’analisi dei suoi esperti ha scoperto che l’energia proveniente da fonti verdi potrebbe rappresentare solo il 16% del consumo energetico tedesco, contro le precedenti stime, diffuse in aprile, che prevedevano un risultato del 16,7%. A peggiorare il quadro sarebbero causa consumi energetici più elevati nei settori dei trasporti e del riscaldamento nella prima metà del 2017.
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La critica della federazione è diretta ad Angela Merkel, cancelliere che punta al quarto mandato e che in questi anni si è fregiata dell’Energiewende, il piano ambizioso di conversione energetica e taglio delle emissioni. Tuttavia, ad oggi, è più che altro citata per i suoi legami con l’industria automobilistica e per non aver fatto abbastanza al fine di ridurre la dipendenza della Germania dai combustibili fossili. Ma nonostante la spallata della BEE, Merkel conserva ottime probabilità di vincere anche queste elezioni.
Tuttavia, mancare gli obiettivi tanto proclamati non piace a nessuno: Berlino dovrà tentare qualcosa per avvicinarsi di più anche al target di riduzione delle emissioni che aveva promesso. Secondo uno studio recente del think tank Agora Energiewende, il paese è in grado di tagliare appena il 30% della CO2 entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, rimanendo ben al di sotto del suo obiettivo di un calo del 40%.