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Il patto dell’America Latina: 70% di rinnovabili entro il 2030

Cile, Perù, Ecuador, Costa Rica, Honduras, Guatemala, Haiti, Repubblica Dominicana e Colombia presentano il nuovo obiettivo di gruppo con cui alzare il contributo regionale dell’energia pulita

Credit: Pedro Szekely (CC BY-SA 2.0)
Credit: Pedro Szekely (CC BY-SA 2.0)

 

Il ministro colombiano dell’energia anticipa alla Reuters il target rinnovabile dell’America Latina

(Rinnovabili.it) – I Paesi dell’America Latina sono pronti ad accelerare sulle fonti rinnovabili. Cile, Perù, Ecuador, Costa Rica, Honduras, Guatemala, Haiti, Repubblica Dominicana e Colombia hanno in qualche modo seguito l’esempio dell’Unione Europea, fissando un nuovo obiettivo energetico collettivo per il 2030: alla fine del prossimo decennio le sette nazioni si ripropongo di utilizzare un 70 per cento di energie rinnovabili. A rivelarlo è il ministro colombiano all’energia Maria Fernanda Suarez in un’intervista alla agenzia di stampa Reuters, Suarez, che in questi giorni ha presentato il Piano alle Nazioni Unite, in occasione del Summit sul clima, ha anche anticipato la possibile partecipazione al patto di Brasile e Panama i cui governi starebbero ancora soppesando la proposta.

 

Il target di per sé è decisamente ambizioso (oltre ad essere quasi il doppio di quello a cui punta attualmente l’Unione Europea) ma non impossibile da raggiungere: tra bassi consumi, forte incidenza dell’idroelettrico e le nuove aste rinnovabili dell’America Latina, i nove Paesi potrebbero non faticare troppo per vincere la scommessa. “È l’obiettivo più ambizioso al mondo a livello di regione. In questo momento nove paesi hanno concordato questo piano e continueremo a convincerne altri a far parte di questo obiettivo prima del prossimo vertice”, ha affermato Suarez.

 

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Al raggiungimento della metà, che prevede d’installare 312 GW rinnovabili entro il 2030,  la Colombia contribuirà con 4 GW.  L’obiettivo a breve termine è raggiungere 1,5 GW di capacità rinnovabile puntando sulle nuove aste eoliche e fotovoltaiche entro il 2022: un grande salto per una nazione con solo 80 MW di capacità installata attualmente. Il sistema delle aste è stato da parzialmente potenziato quando l’Unidad de Planeacion Minero Energetica – un dipartimento del Ministero dell’energia ha tentato di condurre la prima gara, a febbraio di quest’anno. Nel dettaglio i termini del contratto di acquisto dell’energia sono stati portati a 15 anni rispetto ai 12 iniziali e le autorità locali saranno obbligate a comprare l’energia rinnovabile prodotta.

 

La regione sta anche portando avanti la realizzazione del corridoio per l’energia pulita dell’America centrale (Clean Energy Corridor of Central America – CECCA). Lanciato nel 2015 dai ministri dell’energia, il progetto promuove lo sviluppo accelerato e il commercio transfrontaliero di energia rinnovabile.

 

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